Salto con gli sci
Sochi 2014, salto con gli sci: poche possibilità di medaglia per l’Italia
Con i nomi di tutti gli azzurri, negli scorsi giorni sono state rese note le scelte dello staff tecnico azzurro della disciplina del salto con gli sci. A Sochi andranno tre uomini e due donne: le speranze di medaglia sono molto risicate per la spedizione azzurra.
Tra gli uomini sono stati scelti tre atleti che offrivano garanzie di competitività considerando i risultati ottenuti nella stagione in corso. Da questo punto di vista l’esclusione senza dubbio dolorosa di Andrea Morassi, considerando anche che l’Italia aveva 4 posti a disposizione, appare giusta in quanto il detentore del record italiano, sin dall’inizio della stagione, aveva mostrato grandi difficoltà sia in Coppa del mondo che in Coppa continentale.
Si sono invece distinti positivamente Roberto Dellasega e Davide Bresadola, entrambi più volte a punti nell’arco della stagione. Bresadola aveva iniziato meglio la stagione, anche se nelle ultime settimane il compagno di squadra ha messo in luce una splendida condizione di forma che gli ha consentito di ottenere degli ottimi risultati. Entrambi potrebbero accedere alla seconda serie di salti, ma servono delle prove di livello per raggiungere questo obiettivo.
Ha deciso di non partecipare alla trasferta di Sapporo per allenarsi Sebastian Colloredo, che rispetto alle prime uscite stagionali sembra aver acquisito maggior sicurezza tecnica proprio in vista del più importante obiettivo stagionale. Anche per lui l’obiettivo può essere simile a quello dei compagni di squadra; le medaglie sembrano molto distanti per tutti e raggiungibili solamente grazie a situazioni particolari.
Possono puntare a fare meglio le ragazze, che potrebbero anche entrare nelle prime 10 posizioni. Ci sono stati pochi dubbi in fase di selezioni in vista delle gare e sono state convocate le due atlete che negli ultimi anni si sono distinte rispetto alle compagne di squadra: Evelyn Insam e Elena Runggaldier. Anche per loro le possibilità di medaglia sono molto risicate, ma più concrete rispetto a quelle degli uomini.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com