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Tennis: da eterna promessa a campione. Le due magiche settimane di Wawrika

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Stanislas Wawrinka è sicuramente il tennista del momento, dopo la sua vittoria agli Australian Open, il suo primo Slam della carriera. Lo svizzero grazie a questo trionfo è addirittura salito al terzo posto del ranking mondiale, scalzando dopo tredici anni dal trono svizzero il connazionale Roger Federer, che per anni ha oscurato il talento di Losanna.

Wawrinka è sempre stato considerato un giocatore di immensa qualità, avendo a disposizione forse il rovescio più bello del circuito o comunque uno dei migliori tre, ma che dal punto di vista caratteriale è sempre stato molto fragile, fallendo più volte l’occasione per emergere definitivamente ed issarsi nell’élite del tennis dei giorni nostri. Proprio l’anno scorso a Melbourne la sconfitta nei quarti con Djokovic poteva rappresentare l’ennesima occasione sprecata dall’elvetico ed invece quello è stato proprio un punto di partenza per Stas, che nel corso della stagione si è confermato di torneo in torneo, arrivando fino alla semifinale dello Us Open e del Masters.

Non credevo di essere in grado di raggiungere un risultato del genere. Sono contento della strada che ho fatto per arrivare fin qui. Dopo molti anni, sento finalmente che sto facendo la cosa giusta“. Parole che dimostrano il duro lavoro fatto dall’elvetico per arrivare all’apice della carriera a 28 anni.

“Ho sempre pensato di non essere abbastanza bravo per battere Nadal. Prima di scendere in campo, ho chiesto molti consigli a Magnus per affrontare al meglio questa finale. Lui ha già vissuto momenti del genere e mi ha detto che non avrei dovuto concentrarmi sul risultato, ma focalizzarmi sul mio gioco, su ogni singolo punto “. Tanti complimenti ed un grande applauso vanno proprio a Magnus Norman, che ha saputo rigenerare soprattutto nella testa il campione elvetico e renderlo davvero un giocatore migliore in tutti i sensi. Adesso per entrambi arriva il momento più difficile, quello di confermarsi ad alto livello e non far passare l’idea che queste due settimane siano state solo un bellissimo e dolcissimo miracolo sportivo.

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da theindu.com

 

 

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