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Top&Flop Serie A: Aquilani Re Mida, Cabrera deleterio

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Dopo il week-end di campionato, è tempo dei consueti Top&Flop della giornata di Serie A.

 

TOP

Aquilani Re Mida: partita perfetta per il centrocampista viola, autore di una splendida tripletta nel pirotecnico 3-3 del posticipo contro il Genoa. Il rigore gli dà fiducia, la fortuna è dalla sua parte quando si trova tra i piedi il pallone del 2-2 dopo un contrasto vinto e con una deviazione fortuita cala la tripletta. Per giunta dopo un gol regolare annullato per fuorigioco. Come il leggendario Re Mida: ogni palla che tocca è oro. In questo caso, gol.

Gervinho, lo spaccapartite: arrivato in punta di piedi da Londra, visto come uno scarto dell’Arsenal e di Arsène Wenger, Gervinho ha conquistato definitivamente il popolo giallorosso in questa settimana. Gol di tacco contro la Juventus in Coppa Italia e partita spettacolare a Verona: assist per il momentaneo vantaggio di Ljajic e raddoppio siglato con una sensazionale azione personale. In Serie A, al momento, di spaccapartite come lui ce ne sono pochissimi. Decisivo.

Parma, sogno Europa: complimenti al lavoro di Roberto Donadoni, ma prima ancora alla dirigenza ducale per l’ottimo mercato estivo. Le scelte pagano: Cassano inventa, Amauri è rivitalizzato e segna. E la squadra, nel complesso, gira che è uno spettacolo: con 32 punti la salvezza è ad un passo e si può anche sognare l’Europa.

 

FLOP

Cabrera, perché? Di sicuro il giocatore più criticato della domenica calcistica. Il centrocampista del Cagliari, al minuto 86, regala una punizione d’oro al Milan dal limite dell’area che Mario Balotelli finalizza per il provvisorio pareggio in una partita mal interpretata dai rossoneri. Poi Pazzini all’89’ scriverà il definitivo 1-2 della beffa sarda, ma rimangono gli interrogativi sul gesto di Cabrera: colpa del vento o sbagliata scelta di tempo nel salto?

L’errore di Buffon: partita da dimenticare per il portiere bianconero quella in casa della Lazio. Prima un controllo errato che per poco non regala il vantaggio a Klose, poi il fallo da rigore (inevitabile) che costringe Antonio Conte a rimontare in dieci uomini. Serata storta.

Crisi Udinese: il sacco di Milano in Coppa Italia è già da dimenticare. In campionato i friluani annaspano e la zona retrocessione incombe a soli tre punti: Francesco Guidolin deve cambiare marcia al più presto alla sua squadra o saranno guai seri.

 

Di seguito i tre migliori giovani italiani del turno appena disputato:

Manolo Gabbiadini (Sampdoria): un gol alla sua ex squadra – il Bologna – per continuare a crescere dopo la rete in casa della Juventus.

Ciro Immobile (Torino): sbaglia il rigore al 90′, ma De Gregori ha ragione, non basta questo per giudicare un calciatore. E la punta granata completa un’altra grande partita, soprattutto tenendo da solo in piedi l’attacco del Toro dopo l’uscita per infortunio di Alessio Cerci.

Marco Sau (Cagliari): non più giovanissimo, 26 anni, ma imprendibile per l’attacco del Milan. Si sta ritrovando dopo un periodo difficile.

 

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Foto da: MATTEO BAZZI

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