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Top&Flop Serie A: Juve e Berardi da record, scossoni in casa Milan e Livorno

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Di seguito i Top&Flop del 19esimo turno di Serie A, l’ultimo del girone d’andata.

 

TOP

Domenico Berardi, predestinato: tre gol alla Sampdoria, quattro al Milan e undici in totale in Serie A a soli 19 anni. Per il giovane calabrese del Sassuolo è un record assoluto e l’Italia potrebbe aver trovato un attaccante dalle enormi qualità in vista del futuro. Forse già dai Mondiali in Brasile, chissà: Prandelli lo segue, lui segna e l’Emilia impazzisce.

Conte e un’andata da record: 17 vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Undici successi di fila con 23 gol fatti e appena due subiti. Le statistiche in casa bianconera vanno aggiornate: non più solo la squadra di Fabio Capello targata 2005-2006, ora domina Antonio Conte con Tevez, Llorente, Pogba e Vidal. Lo scudetto è quasi già scritto, si rischia di superare quota 100 punti: mostruosi.

La rinascita di Amauri: attaccante spesso criticato ingiustamente nonostante il lavoro sporco al centro dell’area, l’italo-brasiliano ha ritrovato fiducia nei propri mezzi con la rete al Torino e nell’ultima giornata, a Livorno, ha siglato una doppietta importante per il Parma e per se stesso.

 

FLOP

Allegri e la situazione in casa Milan: incredibile quanto accaduto a Reggio Emilia, con una condizione precaria ed un’evidente dose di sfortuna a condizionare la gara folle contro il Sassuolo. Gli alibi però sono finiti per Massimiliano Allegri, che ieri alle 11.24 è stato esonerato dalla panchina rossonera. Al suo posto momentaneamente Mauro Tassotti, poi da giovedì dovrebbe arrivare dal Botafogo Clarence Seedorf. In caso contrario è pronta la soluzione interna Filippo Inzaghi, ma i dubbi persistono: l’olandese, alla sua prima esperienza in panchina, come se la caverà con una squadra non sua, figlia della preparazione del suo predecessore e ormai rassegnata ad una stagione oltremodo negativa?

L’involuzione del Livorno: un avvio di campionato positivo, poi tante sconfitte ma con un gioco grintoso e ora il nulla. Momento molto complicato in casa amaranto, con l’ultima posizione in classifica e il cambio di allenatore: nella mattinata di ieri è stato cacciato Davide Nicola, presto si saprà il nome del sostituto. Chiamato ad un’impresa per la salvezza.

Le papere di Adan: difficile credere che Adan sia stato il portiere preferito da José Mourinho per rubare il posto a Iker Casillar nel Real Madrid nell’inverno 2012, prima dell’arrivo di Diego Lopez. Il neo rossoblù, contro la Juventus, ha sulla coscienza il 2-1 di Marchisio e il poker (ormai ininfluente) firmato Llorente: ma se avesse parato la conclusione da 30 metri del centrocampista…

 

Ora invece ecco i tre migliori giovani italiani di giornata:

Domenico Berardi (Sassuolo): già menzionato, ma un poker al Milan a 19 anni va sottolineato ed elogiato con i giusti mezzi. Rapidissimo negli inserimenti, freddo sotto porta e dotato di grandi colpi: la Juventus, che ne possiede il cartellino, può già sognare in grande.

Alessandro Florenzi (Roma): dopo un periodo no si riscatta con un gol meraviglioso al Genoa, una rovesciata da vedere e rivedere fino allo sfinimento. Poi serve anche l’assist per il 3-0 di Maicon, fotografia di una Roma che si diverte nonostante gli otto punti di distacco dalla vetta.

Lorenzo Insigne (Napoli): finalmente il gol per lo Scugnizzo partenopeo, decisivo a Verona per quantità (gran lavoro sporco) e qualità (che non si scopre certo oggi). Torna in corsa per il Brasile.

 

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