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Atletica, Greco vince il duello con Donato! Si migliora Dal Molin, infortunio Tamberi

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Daniele Greco vince il duello con Fabrizio Donato per un soffio. Ad Ancona il pugliese si impone con 16.65, sette centimetri meglio del bronzo olimpico.

Per la prima volta il giovane batte il vecchio al coperto (ora 5-1), ma il lavoro da fare è ancora tanto da fare per entrambi.

 

Dopo 169 giorni di assenza, entrambi i nostri Campioni tornavano in pedana dopo la sciagurata mattinata delle qualificazioni ai Mondiali di Mosca.

Al primo salto va al comando Greco: 16,51 con quattro centimetri di vantaggio su Donato che regala l’intero asse di battuta.

Alla seconda prova Donato opera il sorpasso con la misura che poi sarà la definitiva: 16.58, mentre Greco migliora e si spinge a un solo centimetro dal rivale.

Al terzo tentativo arriva un nullo per entrambi, che si replica anche alla quarta prova.

E alla quinta prova ha la meglio la maggior freschezza di Greco che vola a 16.65 e vince la gara (nullo per entrambi al sesto tentativo).

 

Siamo ovviamente lontani dai loro livelli abituali e da gambe che sono tranquillamente abituate a superare i 17 metri ma attenzione che in giro solo Clay ha sfondato la fatidica barriera (17.04 settimana scorsa).

Di seguito le dichiarazioni che i due atleti hanno rilasciato alla FIDAL: “E’ stato un allenamento tecnico più che una gara – afferma Greco – dovevo ritrovare il clima agonistico. Sarebbe bello saltare sempre oltre i 17 metri, ma se non vengono al debutto, non è un problema. Continuerò a lavorare per far meglio agli Assoluti, comunque oggi ho fatto sei salti con rincorsa completa e la tensione che solo la gara ti può dare: mi sembra di esserne uscito bene, ho preso una piccola botta al tallone all’ultimo turno, ma niente di particolare e domani credo di tornare in pedana nel lungo”.

Sono soddisfatto a metà – dichiara Donato – ho avuto buone sensazioni, il motore c’è, mi posso permettere di andare lontano con due balzi, ma per il momento ho una rincorsa poco regolare e va registrata: oggi non ne ho fatta una uguale all’altra, è più lunga rispetto al passato e devo sistemarla. Ho fatto un nullo intorno ai 17 metri, però il salto va ripulito e allungato, anziché disperdere energia in aria. All’inizio quasi non mi ricordavo come si faceva: ho vent’anni di attività, ma sei mesi senza gare non sono pochi”.

 

Paolo Dal Molin si spinge fino a 7.62 durante le batterie dei 60 metri ostacoli a Karlsruhe (Germania). Il piemontese realizza così il suo personale stagionale, migliorando di ben sei centesimi quanto realizzato due giorni fa a Dusseldorf.

Il vicecampione europeo è però ancora abbastanza lontano dai tempi che gli valsero la medaglia a Goteborg e del suo record italiano (7.51). Anche se in perfetta linea con quanto fatto lo scorso anno di questo periodo…

Dal Molin sfrutta al meglio una partenza a razzo (reazione di 0.109). In finale però non riesce a migliorarsi ulteriormente e ritorna sul 7.68. Davanti a lui Jarret Eaton (vincitore in 7.54), Kevin Craddock (7.58) e Erik Balnuweit (7.66).

 

Nuovi problemi fisici per Gianmarco Tamberi che a Hustopece (Repubblica Ceca) si ferma per un fastidio muscolare risentito dopo il riscaldamento e un tentativo a 2.10.

Giornata da dimenticare anche per Giuseppe Gibilisco che a Karlsruhe stampa tre nulli alla misura d’entrata di 5.45 metri.

 

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