Scherma
Scherma, Coppa del Mondo: dominio spada maschile, sciabolatrici e fiorettisti secondi
Dopo il passaggio a vuoto di ieri, con nessun atleta sul podio nelle tre gare individuali di Coppa del Mondo tra La Coruna, Gand e Tallinn, l’Italia della scherma si riscatta alla grande nelle prove a squadre con un successo e due secondi posti. Vince, dominando, la spada maschile: per il quartetto guidato dal ct Sandro Cuomo si tratta della prima gioia stagionale, un possibile trampolino di lancio verso un anno iniziato non brillantemente ma che si può concludere in maniera splendida.
Paolo Pizzo, Enrico Garozzo, Matteo Tagliariol e Gabriele Bino sono perfetti nella giornata odierna: i quattro azzurri sconfiggono Brasile (45-44), Hong Kong (45-32), Ucraina (17-16), Corea (45-34, assalti mai in discussione) e Ungheria (20-19), salendo sul gradino più alto del podio nella capitale estone. Piazzamenti d’onore, invece, per sciabola femminile e fioretto maschile. Le ragazze confermano dunque il risultato di Dakar, inchinandosi solo alla Russia per 45-39 nel match decisivo: in precedenza si sono arrese ad Ilaria Bianco, Irene Vecchi, Martina Petraglia e Rossella Gregorio Spagna (45-30), Corea (45-37) e la temibile Ucraina, bestia nera delle azzurre dopo la tappa senegalese, superata 45-44 all’ultimo respiro.
I ragazzi del fioretto, oro alle Olimpiadi di Londra 2012 e primi nella tappa d’esordio della Coppa del Mondo 2014, si fermano all’atto conclusivo anch’essi contro la Russia (45-31) dopo aver confitto Bielorussia (43-28), Giappone (45-23) e Germania (41-40). Andrea Cassarà, Andrea Baldini, Valerio Aspromonte e Giorgio Avola, dunque, si confermano un avversario ostico per chiunque. E la scherma continua a regalare molte gioie al Bel Paese.
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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma
Gabriele Dente
23 Febbraio 2014 at 21:37
La prova più significativa mi sembra quella delle sciabolatrici. Gli spadisti hanno vinto molti assalti di misura, e ne siamo contenti, ma quel 45-44 contro il Brasile lascia molto turbati. Per quanto riguarda i fiorettisti, arrivare secondi in un fine settimana palesemente negativo deve essere accettato. Ma quel 45-31 subito dalla Russia grida vendetta!