Scherma

Scherma: il riscatto della spada maschile

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Finalmente la vittoria. Dopo un avvio di stagione difficile per la squadra della spada maschile, con il podio di Enrico Garozzo a Doha dimenticato e sotterrato dai mugugni delle critiche per prestazioni non all’altezza sia dei big dell’individuale che della squadra tra Legnano e Heidenheim, a Tallinn i ragazzi di Sandro Cuomo hanno rialzato la testa nel modo migliore.

Lontani dal podio il sabato, con gli ottavi di finale come miglior risultato, da urlo la domenica. Una cavalcata trionfale che può aprire le porte verso un anno da vivere – finalmente – da protagonisti. Paolo Pizzo, Enrico Garozzo, Matteo Tagliariol e Gabriele Bino hanno dominato la gara a squadre con personalità, autorevolezza e smalto ritrovato. Assalti convincenti e condizione in crescendo, tutte le nazioni rivali si sono arrese di fronte ai colori azzurri senza poter provare più di tanto a modificare un verdetto che pareva già scritto dalla superiorità di una giornata gloriosa per gli italiani.

E ora? Fuoco di paglia o punto di partenza? Ci auguriamo il secondo, ma i prodromi sono ottimistici: la qualità degli interpreti è eccelsa, Tagliariol si presenta come campione olimpico del 2008 e Pizzo come oro mondiale del 2011. Basterà per un 2014 di alto livello? Spesso i nomi non dicono tutto, ma sommando all’esperienza dei due fuoriclasse la brillantezza di Garozzo e Bino il futuro sorride al Bel Paese, senza contare il sempre pronto Diego Confalonieri o la sorpresa Marco Fichera come sostituti. Sperando che i successi collettivi servano a portare grandi risultati anche nell’individuale, la spada ha ripreso a navigare a gonfie vele.

 

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