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Rugby

Sei Nazioni 2014, Italia: il coraggio delle idee, nonostante il risultato

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E’ vero, se si guardasse solo il risultato all’ 80′ si direbbe che la Francia oggi a Parigi ha dominato gli azzurri e che i nostri ragazzi hanno fatto una figuraccia allo Stade de France.

Ora, perdere 30-10 non è quanto di meglio si possa sperare per una squadra di rugby, soprattutto se è la nazionale del Bel Paese, ma il punteggio a volte non racconta tutto quello che si è visto in campo.

Il gruppo di Jacques Brunel, infatti, per tutto il primo tempo si è dimostrato all’altezza di un palcoscenico cosi importante chiudendo sotto solamente 9-3 ed avendo nel corso della prima frazione di gara le occasioni per passare addirittura in vantaggio, con l’impreciso Allan, autore in ogni caso di un’altra buona partita, dalla piazzola.
E’ stato mostrato un piano tattico adeguato all’avversario, ben interpretato da tutti. Le fasi statiche sono state sicuramente di nostro dominio e la disciplina difensiva,  seppur sollecitata, è stata su livelli buoni.

Nella ripresa, purtroppo, si è verificato un vero e proprio black-out, durato 13 lunghissimi minuti. I nostri sono andati in debito di ossigeno ed i transalpini ne hanno approfittato, mostrando la loro potente cilindrata, marcando pesante per tre volte in pochissimo tempo.

Ecco però, la “svolta”.

In altre occasioni gli azzurri avrebbero mollato il colpo, basti pensare ad esempio al test match di novembre contro l’Australia quando a Torino subimmo 50 punti, staccato la spina e si sarebbero fatti trascinare sino al fischio finale incassando ancora colpi duri. 

Qui no, invece.

Hanno ripreso il filo del discorso e si sono rigettati all’attacco in cerca di una meta che li premiasse e potesse rendere il punteggio, fissato temporaneamente sul 30-3, meno severo. Trascinati dalla “linea ’90” non si sono fatti fagocitare dal ruggito del pubblico assiepato sulle tribune, ma hanno ricominciato a fare rugby.

I “cambi esperti”  dalla panchina inoltre hanno aiutato molto, nelle figure di Zanni e Bortolami; finalmente quindi, si è visto un gruppo che non è disposto ad abbassare la testa, prima di aver dato tutto,  e che tra due sabati si prepara all’esordio casalingo contro la Scozia, in maniera fiduciosa e con il coraggio delle sue idee che speriamo siano vincenti.

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michele.cassano@olimpiazzurra.com

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