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Rugby

Sei Nazioni 2014, Italia: un “Cucchiaio” proveniente da Sochi

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Se è vero che essere sconfitti dalla Scozia spesso ci porta ad arrivare ultimi nel torneo, allora è innegabile che ieri potremmo averne avuto la certezza.

Ecco, però… Bisogna concentrarsi sull’avverbio temporale “spesso”. L’anno scorso, infatti, perdere con i Braveheart non ci impedì comunque di disputare un ottimo Sei Nazioni centrando due vittorie ed arrivando quarti, ai piedi del podio.
Una specie di “medaglia di legno”, da cui è iniziata poi la crisi dell’Italrugby; perchè nello sport le cose non arrivano mai per caso e quando decide di piovere, lo fa sempre sul bagnato.

Cosi gli azzurri all’Olimpico (nome che sembra messo lì apposta) iniziano bene, ma poi si perdono e nella ripresa, pur andando vicini alla vittoria, vengono superati al photofinish; come tanti dei nostri atleti alle Olimpiadi Invernali di Sochi che, ben otto volte, magari per un non-nulla, si sono visti sfilare una gioia da sotto gli occhi.

In una competizione olimpica però, la quarta piazza conclama comunque che un atleta o una squadra se la sono giocata e che nella corsa alle medaglie hanno avuto il loro momento per provarci. Qui invece, la cosa appare seriamente più grave.

La “Banda Brunel” non sa più vincere, come attesta l’ unica sola vittoria raccolta negli ultimi nove match (contro Fiji, a Cremona). Gli sforzi per costruire di una mentalità vincente, fatti con successo tra il 2012 e il 2013, risultano tutto ad un tratto vanificati.
I ritmi di gestione della gara sembrano essere tornati quelli di anni fa, quando la cilindrata del motore ovale del Bel Paese consentiva ai nostri ragazzi di lottare soltanto per 40′ con gli avversari.

Pensando al futuro ci restano ancora due partite e sono piuttosto complicate, dal momento che affronteremo nell’ordine Irlanda (a Dublino) e Inghilterra (a Roma).
Al baffuto tecnico transalpino, non resta che compiere un miracolo sportivo risvegliando i giocatori, soprattutto dal punto di vista motivazionale, perchè anche le gambe possenti degli avanti e quelle fresche dei trequarti non diventino altri “pezzi di legno” da aggiungere alla collezione…


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Foto: it.eurosport.yahoo.com

michele.cassano@olimpiazzurra.com

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