Skeleton
Skeleton, Mattia Gaspari: “Vorrei essere competitivo in Coppa del Mondo”
Si è conclusa l’Olimpiade di Sochi e una delle spedizioni più deludenti è stata quella dello skeleton, con il solo Maurizio Oioli al via che alla fine ha concluso le sue quattro manche in 18ma posizione. Il nostro sogno sarebbe quello di, a partire dalle prossime Olimpiadi, trovare atleti che ci facciano gioire magari per un piazzamento in top10 o, meglio ancora, sul podio. Il giovane talento più promettente dello skeleton è Mattia Gaspari, ventenne nato a Pieve di Cadore. Olimpiazzurra l’ha intervistato in esclusiva.
Come mai lo skeleton è così poco praticato in Italia?
“E’ poco praticato perché è uno sport considerato minore e per questo poco conosciuto, in più viene considerato anche sport estremo. A mio modesto parere però è molto divertente”.
Si sente la mancanza di catini sui quali allenarsi nel nostro Paese?
“Direi proprio di sì. Avere un catino “in casa” aiuterebbe moltissimo perché si taglierebbero abbastanza i costi dovuti alle trasferte all’estero, in più si potrebbero effettuare molte più discese sia per affinare le abilità di guida di noi atleti che per testare materiali”.
Come giudichi la tua stagione?
“Molto positiva. Nessuno, nemmeno io, si sarebbe aspettato che avessi potuto portare a casa certi risultati, la cosa più importante è che c’è stata una continua crescita sin dall’inizio di stagione: un inizio così così, ma un finale con il 5° posto ai Mondiali junior e il 1° posto assoluto e junior ai campionati italiani”.
Quali sono i programmi per il prossimo anno? E i tuoi obiettivi?
“Inizierò a breve la preparazione, dove ci concentreremo soprattutto sulla tecnica di spinta perché sono abbastanza carente: l’obiettivo sarà quello, e sicuramente i Mondiali junior di St Moritz e senior di Winterberg”.
Hai seguito le Olimpiadi di Sochi? Ti aspettavi il successo di Tretiakov su Dukurs? E come valuti la prestazione del tuo compagno Maurizio Oioli?
“Sì, le ho seguite. Non mi ha sorpreso la vittoria di Tretiakov sul budello di casa, mi spiace per Maurizio che è stato penalizzato da quell’errore all’uscita 11 nella 3° e nella 4° manche”.
Dove speri di arrivare in un futuro prossimo? Qual è il tuo sogno?
“Spero di poter arrivare ad essere competitivo ai livelli della Coppa del Mondo. Il mio sogno sarebbe di vincere una medaglia olimpica o comunque di potermela giocare tra i più forti”.
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gianluca.bruno@olimpiazzurra.com