Biathlon
Sochi 2014, Biathlon: Bjørndalen nella leggenda, è oro nella sprint!
Ha compiuto 40 anni poche settimane fa. Nel corso della sua lunga carriera ha conquistato tutti i tipi di record per numero di successi e non solo. È nella storia del biathlon e dello sport ma oggi, ancor più di prima, è entrato nella leggenda.
Stiamo parlando di Ole Einar Bjørndalen, capace di conquistare al Laura Cross Country Ski & Biathlon Centre la medaglia d’oro nella sprint delle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014. È difficile anche trovare le parole per descrivere un atleta di questa caratura, che forse nella giornata odierna ha colto uno dei successi più belli della sua carriera, arrivando senza i favori del pronostico, sulle spalle del compagno di squadra Emil Hegle Svendsen e del francese Martin Fourcade. Con la medaglia conquistata oggi il norvegese ha raggiunto Bjørn Dæhlie con 12 podi olimpici in carriera, confermandosi tra i più grandi di sempre nel panorama sportivo mondiale.
La gara di Bjørndalen non è stata perfetta, macchiata da un errore sul sesto bersaglio, il primo della seconda e decisiva serie. Nonostante questo è riuscito a superare ben 4 avversari nell’ultimo giro, difendendosi anche dalla rimonta dell’austriaco Dominik Landertinger, oggi medaglia d’argento con lo zero al tiro e un ritardo di 1”3, praticamente un’inezia. Medaglia di bronzo per il ceco Jaroslav Soukup, a sua volta perfetto al tiro e staccato di 5”7. È rimasto ai piedi del podio il russo Anton Shipulin, per lunghi tratti di gara al comando, ma non competitivo nell’ultimo giro dopo aver mancato un bersaglio a sua volta nella seconda serie.
Quinta posizione per il canadese Jean-Philippe Le Guellec, che ha preceduto proprio Martin Fourcade, che con gli stessi errori di Bjørndalen ha pagato ben 12 secondi dal norvegese, rapidissimo anche al tiro nel rilasciare i colpi. Hanno chiuso alle sue spalle Simon Eder, Ondrej Moravec, Emil Hegle Svendsen e Jakov Fak, decimo.
Sono rimasti ai margini della Top 10 Dominik Windisch e Lukas Hofer, rispettivamente undicesimo e dodicesimo. Windisch è partito con un pettorale più basso e ha messo a referto una prova solido dopo un errore al primo poligono che gli ha impedito di cogliere un risultato migliore. Hofer è sembrato per lunghi tratti della gara in corsa per il podio e per la vittoria: un errore sull’ultima sagoma l’ha relegato in dodicesima posizione assieme ad un passo sugli sci che nell’ultimo giro è calato rispetto alle prime due tornate.
Tra gli altri azzurri buona prova per Christian De Lorenzi, che con 2 errori al tiro ha chiuso la sua prova in 47esima posizione, qualificandosi per l’inseguimento. Non è riuscito, sempre con 2 bersagli non colpiti, Markus Windisch, attardato in 81esima posizione da un passo sugli sci oggi non competitivo.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com