Biathlon
Sochi 2014, Biathlon: Fourcade per il bis nella 20 km, gli azzurri per sorprendere
Oggi pomeriggio alle 15 andrà in scena la terza gara per gli uomini, con la 20 km (individuale). Il favorito d’obbligo è il francese Martin Fourcade. Il transalpino, già oro nell’inseguimento, ha mancato la vittoria in questo format per l’ultima volta il 6 marzo 2012 ai Campionati del Mondo di Rupholding (tappa che ha saltato anche in questa stagione). Un record notevole, sarà veramente difficile sopravanzarlo, alla luce dell’ottimo passo sugli sci. Partirà con il pettorale numero 31 (clicca qui per la start list) e se rimarrà concentrato sulla gara, dopo i festeggiamenti del pursuit, ha grosse chance di bissare il successo.
La 20km individuale è una gara dura e imprevedibile: gli errori al poligono costano l’aggiunta di un minuto extra sul tempo effettivo e non prevedono giri di penalità: in questo modo alcuni degli atleti più veloci può sopperire agli errori al tiro con il proprio passo sugli sci. I più in forma basandosi sui tempi delle prime due prove sono lo svedese Lindstrom, il tedesco Lesser e lo sloveno Bauer. Saranno quindi da tenere d’occhio.
In casa Norvegia Lars Berger rimane come riserva: gareggeranno i fratelli Boe, deludenti così come Emil Svendsen e ovviamente Ole Einar Bjoerndalen: il Re è sempre salito sul podio in questa competizione, fin da Salt Lake City in 2002. Ole Einar ha terminato 36esimo a Lillehammer nel 1994, settimo a Nagano 1998, oro a Salt Lake City in 2002, argento a Torino 2006 e ancora argento a Vancouver 2010! Cosa combinerà nella sua sesta olimpiade dopo l’oro nella sprint e il quarto posto del pursuit?
Tra gli uomini più attesi anche gli austriaci Eder e Landertinger (argento nella sprint), i russi Malyshko, Shipulin e Ustygov che non hanno ancora conquistato medaglie. Le sorprese potranno essere regalate dallo sloveno Jakov Fak, il tedesco Shempp e dal ceco Ondrej Moravec (argento con lo zero nell’inseguimento).
Passiamo agli azzurri: l’Italia in questo format detiene 2 medaglie: la prima conquistata da Pieralberto Carrara nella 20 km di Nagano nel 1998 il bronzo di Johann Passler a Calgary nel 1988. Quattro gli azzurri al via dell’individuale: le maggiori speranze sono riposte su Lukas Hofer e Dominik Windisch. Il primo, settimo lo scorso anno ai mondiali di Nove Mesto e sesto ad Oestersund nella gara di apertura, è la nostra più grande speranza di medaglia. Dom invece dovrà cercare di limitare gli errori al poligono per ottenere un piazzamento importante, cosa che gli è già riuscita in occasione della sprint. Christian De Lorenzi e Markus Windisch sono degli specialisti della prova: per entrambi però sarà fondamentale il 100% al tiro. Ricordiamo che Markus ha contratto l’influenza la scorsa settimana e non è al meglio della condizione.
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nicolo.persico@olimpiazzurra.com