Biathlon
Sochi 2014, biathlon: nell’inseguimento femminile si può lasciare il segno
Ci siamo: la conferma è arrivata oggi con la sprint femminile. I programmi di preparazione pianificati fin dall’estate stanno dando i frutti nel momento più importante, ossia ai Giochi. Davvero ottimo il lavoro dei nostri tecnici e dei nostri atleti dopo le prime due gare a sprint: le prime indicazioni ci dicono che possiamo vantare ottimi materiali e ragazzi che sono arrivati qui al top della condizione, a differenza di altre nazioni. La conferma è arrivata oggi pomeriggio con le nostre Karin Oberhofer e Dorothea Wierer. La 28enne di Velturno, sfortunata in questa stagione e fermata da tanti problemi (carabina, cadute e febbre in successione) è arrivata qui con tanti punti interrogativi ma nella gara più importante non ha sbagliato, dimostrando di poter lottare con le migliori del circuito. Così sarà quindi nell‘inseguimento: in molte risaliranno da dietro, ma l’azzurra dovrà gestirsi sugli sci e sbagliare il meno possibile, soprattutto in piedi dove può fare la differenza.
Lo stesso discorso si può fare per Dorothea Wierer, che partirà nell’inseguimento di martedì 3 secondi più indietro. La 23enne ha dimostrato una velocità di esecuzione impressionante, ma dovrà stare attenta a non compromettere il risultato mancando i bersagli: le possibilità per attaccare il podio comunque ci sono anche per lei. L’atleta di Rasun dovrà rimanere attaccata alle migliori per giocarsela negli ultimi due poligoni.
Più difficoltose le rimonte di Michela Ponza e Nicole Gontier: la prima, nonostante la precisione, può garantire un’ottima performance al poligono ma fatica sugli sci. Nicole invece l’opposto: nella sprint ha faticato al tiro, in particolare nella serie in piedi, dove ha commesso 3 errori. Il test però sarà importante in ottica staffetta, dando dimostrazione oggi di essere tra le squadre più forti.
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