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Biathlon

Sochi 2014, biathlon: vince l’Ucraina grazie alla solidità. Per Wierer un punto di partenza

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La staffetta femminile del biathlon ha consegnato la medaglia d’oro alla squadra ucraina, da sempre tra le squadre migliori nella specialità grazie ad una dote molto importante: la solidità.

Da sempre infatti, le interpreti ucraine sono in grado di associare ad un buon passo sugli sci una notevole precisione al poligono, che permette loro di non perdere tempo al tiro. Quasi mai rispetto alle squadre avversarie, riescono a fare la differenza sugli sci stretti, e anche oggi, ad eccezione di una superlativa Valj Semerenko, non si sono distinte per velocità sigli sci. Nel corso degli otto poligoni però hanno utilizzato solo 5 ricariche, una in più della squadra russa, alla fine seconda a causa di problemi di una certa rilevanza nello sci di fondo, manifestati in particolar modo dalla veterana Olga Zaitseva.

La squadra italiana, che partiva come outsider, ha provato a costruire una gara simile a quella dell’Ucraina, senza però riuscire, tradita in seconda frazione da Nicole Gontier, che oggi ha faticato molto al poligono, fallendo i primi tre bersagli del terzo poligono quando si trovava in testa. La valdostana è giovane e nei prossimi anni potrebbe essere più abituata a gestire poligoni di questa importanza: il tempo per rifarsi c’è tutto, forza Nicole! 

Per il resto non si può rimproverare nulla alle altre frazioniste, con una splendida Dorothea Wierer che era riuscita a chiudere al comando la prima frazione nonostante tre ricariche utilizzate a dimostrazione di un passo sugli sci notevole per le sue caratteristiche. Per lei queste Olimpiadi, nelle quali ha conquistato una medaglia, non sono che un punto di partenza dal quale poter costruire un’ottima carriera in Coppa del mondo. Pregevole, come suo solito, Michela Ponza, precisissima al tiro nonostante le difficoltà sugli sci stretti determinate dall’età e da un fisico che non sempre la sorregge nei mesi invernali. Non ha mancato nemmeno un bersaglio anche Karin Oberhofer, che sembra aver fatto un salto di qualità importantissimo nelle ultime settimane che l’ha promossa a vera e propria outsider per il podio in tutte le gare di Coppa a compimento di un percorso di crescita che l’ha portata, negli ultimi due anni, ad essere la migliore atleta della squadra italiana.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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