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Sochi 2014, discesa: cuore Merighetti, è 4^! Oro Gisin/Maze
Pochi giorni fa, Daniela Merighetti aveva lasciato col fiato sospeso i tifosi azzurri a causa di una caduta nel salto della prima prova cronometrata: una forte botta al ginocchio e qualche giorno di riposo sembravano aver fatto girare male la sua Olimpiade. Eppure, al cancelletto di partenza odierno si è rivista la Dada di Cortina d’Ampezzo, la Dada di St.Anton, la Dada aggressiva e cattiva che ha sciato di cuore e di grinta: il quarto posto, a 27/100 dall’oro e a 17 dal bronzo, rappresenta un risultato clamoroso, pur con il retrogusto amaro che solo questa posizione sa regalare.
Ed è altrettanto clamoroso che in vetta, a dividersi la medaglia d’oro, siano ben due atlete: Tina Maze, alla prima medaglia d’oro della luminosa carriera, e Dominique Gisin, una delle atlete più regolari ed eleganti del Circo Bianco. Slovenia e Svizzera, dunque, sul gradino più alto: se la Maze era attesa, su una pista quasi disegnata per lei, la ventinovenne del Canton Obvaldo ha sfruttato appieno il pettorale basso (8) per fare la gara della vita a quasi quattro anni dall’ultimo successo in Coppa del Mondo. Bronzo per Lara Gut, ancora Svizzera, ad appena 10/100, per completare il trionfo rossocrociato; poi la nostra Merighetti, la terza elvetica Fabienne Suter, la norvegese Sejersted e la clamorosa ungherese Miklos in settima posizione.
Dodicesima piazza per Elena Fanchini, troppo in difesa e con un errore all’attacco di uno dei punti chiave della pista; quattordicesima una Verena Stuffer che commette una serie di piccoli ma continui errori, pur con alcune buone indicazioni per il supergigante. Infine, Nadia Fanchini, come spesso accaduto in stagione, è con le migliori nei tratti più tecnici, ma fatica troppo dove c’è da far correre gli sci: ventiduesima.
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com