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Sochi 2014, gigante: Ligety maestoso, rimpianto Italia

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A volte, l’ipotesi più scontata è quella corretta: lo affermava Guglielmo di Ockam, lo conferma Ted Ligety che stravince, come da pronostico e come da prima manche, il gigante olimpico conquistando il secondo oro a cinque cerchi della carriera dopo la combinata di Torino 2006.

Il successo dell’americano è frutta di una prima metà di gara spaventosa, nella quale riesce a spezzare il grande equilibrio (18 atleti racchiusi in sette decimi) con una discesa delle sue, rischiando ad ogni passaggio, deformando al meglio le sciancrature dei suoi sci e portandosi in dote una grande velocità che si traduce in un vantaggio molto importante; la seconda manche è pura accademia, anche perché 1.50 di margine su uno Steve Missilier in grande rimonta dal decimo posto gli permette di amministrare senza correre troppi pericoli. Alla fine sono 48 i centesimi che separano il campione americano dal ventinovenne francese, mai sul podio in Coppa del Mondo tra le porte larghe; di fianco a lui, il più titolato rappresentante d’Oltralpe, ovvero Alexis Pinturault, che taglia fuori dalla zona medaglie un delusissimo Marcel Hirscher e un Ondrej Bank rivelazione della prima manche.

E come Bank, anche Davide Simoncelli cala nella discesa decisiva dopo aver sognato e accarezzato il podio: una serie di piccoli errori in avvio e una grave sbavatura in uno dei passaggi chiave lo fanno retrocede addirittura in diciassettesima piazza. Meglio di lui, con una seconda manche tutta grinta e cuore, Luca De Aliprandini, che risale sino all’undicesimo posto, un risultato davvero positivo per il giovane trentino alla prima partecipazione ad un grande evento.  Manfred Moelgg salta nella seconda prova sbagliando completamente l’uscita da un dosso, quando si trovava in diciottesima piazza; out anche Roberto Nani, era dodicesimo a una manciata di decimi dal podio e stava attaccando per recuperare ulteriormente, prima di sbagliare la linea di ingresso allo stesso passaggio che aveva tradito Moelgg.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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