Sochi 2014: il medagliere in base al PIL

Quanto costano le medaglie olimpiche? Per calcolare quanto costa idealmente la conquista di una medaglia a ciascun Paese, abbiamo calcolato il medagliere in base al PIL PPA (Prodotto Interno Lordo a Parità di Potere d’Acquisto), calcolato in miliardi di dollari costanti con base 2012, secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale. In pratica, vedremo quali Paesi, pur disponendo di risorse economiche relativamente ridotte, riescono ad eccellere negli sport invernali.

Al primo posto troviamo la piccola Slovenia di Tina Maze, alla quale servono poco più di sette miliardi di dollari per ottenere un podio a cinque cerchi. Gli sloveni hanno effettivamente chiuso le Olimpiadi di Soči con un bilancio record e con i primi due ori nella storia del Paese ai Giochi invernali.

Un altro piccolo Paese eccelle in questa classifica, la Lettonia, che con i suoi 37 miliardi di dollari è anche lo stato meno ricco ad essere salito sul podio sulle rive del Mar Nero: ognuna delle quattro medaglie vinte dai baltici, tutte negli sport da budello, vale quindi circa nove miliardi di dollari.

Sul podio non poteva mancare la solita Norvegia, che con le sue ventisei medaglie si piazza al terzo posto con un ratio di 10,69. Interessante notare come i primi tre Paesi facciano nettamente la differenza rispetto agli altri, visto che per trovare il quarto, l’Austria, bisogna più che raddoppiare la cifra “spesa” dalla Norvegia per una medaglia.

L’Italia si trova nelle retrovie, in ventesima posizione, con una medaglia ogni 226 miliardi di dollari, lontana anche da quelli che possono essere i suoi punti di riferimento più vicini, come la Francia (149 mld $) e la Germania (167 mld $).

Le due grandi economie del pianeta chiudono come sempre la classifica, con gli Stati Uniti che comunque fanno molto meglio della Cina.

Tra i Paesi più ricchi in termini di PIL, sono rimasti a secco India, Brasile e Messico, ma considerando solamente le nazioni che effettivamente potrebbero dire la loro negli sport invernali, la lista nera è comandata largamente dalla Spagna.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com