Sci di fondo
Sochi 2014: la 50km chiude i Giochi Olimpici del fondo, Russia per il primo oro
Una delle gare tradizionalmente più affascinanti delle Olimpiadi invernali chiude il programma dello sci di fondo a Sochi, dopo le molteplici emozioni vissute nelle due settimane a cinque cerchi: la mass start di 50km. I colossi degli sci stretti saranno attesi ad oltre due ore di battaglia in tecnica libera, come di consueto accompagnati da delle temperature che probabilmente sfioreranno i 15°C, un must di questi Giochi.
E’ l’ultima grande occasione per la Russia di conquistare quell’oro che manca nello sci di fondo, dopo l’argento in staffetta e il bronzo nella team sprint. La punta di diamante sarà Alexander Legkov, straripante nella sua frazione della 4×10 e intenzionato a regalare una gioia al suo popolo; il 30enne di Khanty – Mansiisk non potrà attendere lo sprint, ma ha già dimostrato di saper vincere in questo format lo scorso anno ad Oslo. In seconda battuta, toccherà a Maxim Vylegzhanin in primis e a Ilia Chernousov tentare l’assalto alla medaglia più pregiata e di sopraffare una concorrenza che si annuncia oltremodo agguerrita. I principali avversari del terzetto russo saranno – ça va sans dire – un Dario Cologna a caccia di uno straordinario tris, peraltro senza staffette, gli svedesi e i norvegesi. Questi ultimi, però, dovranno prestare particolare attenzione ai materiali, alla luce delle enormi difficoltà patite nelle gare precedenti; e se gli skimen dovessero preparare sci accettabili, allora per Petter Northug le chance di conquistare la prima medaglia olimpica aumenterebbero sensibilmente. Il fuoriclasse di Meraker è, infatti, ancora clamorosamente a secco, ma le buoni sensazioni destate nella team sprint potrebbero essere il preludio per sfatare il tabù. Ci proveranno anche un mai domo Martin Johnsrud Sundby e Chris Andre Jespersen, avvezzi alla lunga distanza così come i cugini della Svezia, che possono contare su uno dei più forti uomini distance degli ultimi anni, Johan Olsson, campione del mondo in carica nella 50km. Non ci sarà Hellner, mentre il tipo di gara potrebbe esaltare le qualità dell’austriaco Johannes Duerr, del francese Maurice Manificat, del canadese Ivan Babikov e del ceco Lukas Bauer.
Gli appassionati italiani avranno ancora negli occhi l’impresa di Giorgio Di Centa nel 2006, nel medesimo format e nella medesima tecnica; quasi un’eternità fa, un ricordo reso ancora più lontano dall’assenza del fenomeno di Tolmezzo, alle prese con un’ernia. La spedizione azzurra sarà guidata da Roland Clara, in teoria un potenziale outsider di questa gara ma reduce da un attacco febbrile che ne ha ridotto le possibilità di giocarsi un piazzamento nelle zone alte della classifica. Insieme a lui, sarà interessante seguire la gara di Francesco De Fabiani, alla prima 50km della carriera, e di David Hofer, che cercheranno di onorare al meglio l’ultimo appuntamento di una spedizione azzurra sicuramente dal profilo estremamente basso.
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
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