Sci Alpino
Sochi 2014: l’indomita Nadia Fanchini
Sei sempre stata tu, Nadia, l’esempio di chi era a terra e si rialzava, scalando un gradino dopo l’altro, risalendo verso la gloria tra fatica, lacrime e sorrisi. Perché hai sempre avuto un talento strepitoso, una capacità sopraffina di disegnare le curve, un’abilità nel lanciarti a velocità folli con nebbia, pioggia e neve che ha pochissimi eguali; ma anche una sfortuna altrettanto strepitosa, che non ti ha lasciato stare nemmeno oggi, nella gara più bella.
Già, sei tu, Nadia, che oggi meritavi di essere su quel podio, senza nulla togliere alle tre fuoriclasse che ti hanno anticipato. Lo meritavi, appunto, per il tuo talento, ma anche per i mesi, gli anni passati a recuperare da una caduta o da un infortunio, le operazioni alle ginocchia, l’indomita tenacia con cui hai affrontato ogni momento nero e ti sei rialzata, ogni volta più dolorante, inizialmente magari con qualche dubbio, ma poi sempre più convinta della tua classe, dimostrandolo a suon di risultati. E lo meritavi anche per quella prima manche, in condizioni impossibili, nella quale avevi incantato tutti con la tua azione leggera e fluida, perfettamente a tempo, assecondando dossi e curve. Il destino non ha voluto così: 11 centesimi, 11 maledetti centesimi, magari persi per una sbavatura impercettibile nella seconda prova o per un’uscita fuori tempo dal cancelletto di partenza. Ma lo sport è così, lo hai detto tu stessa a fine gara, e bisogna accettarlo.
Difficile immaginare cosa ti passi per la testa, adesso, stretta nella morsa tra la soddisfazione per la miglior gara della carriera in gigante, per aver fatto tremare straordinarie campionesse persino più fortunate di te, e la rabbia, il rimpianto, l’amarezza per quel battito di ciglia che separa il podio da tutto il resto, una separazione tanto più brutale e cinica in un’Olimpiade.
Fai vincere la gioia, Nadia. Fai vincere il sorriso, la certezza di essere lì con le migliori, la sicurezza di poter cogliere, con il tuo infinito talento, una serie di soddisfazioni che meriti più di ogni altra. Fai vincere la tua tenacia e la tua determinazione, doti onnipotenti, e ti riprenderai ciò che ti spetta.
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com