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Sochi 2014, Merighetti: “Avrei voluto la medaglia, ma sono orgogliosa di me stessa”

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La discesa libera femminile di Sochi è stata davvero incredibile e piena di colpi di scena, soprattutto per la vittoria ad ex aequo tra Tina Maze e Dominique Gisin. Medaglia di bronzo ad appena dieci centesimi dall’oro per la svizzera Lara Gut, mentre ai piedi del podio chiude la nostra Daniela Merighetti. Un quarto posto bellissimo e allo stesso tempo doloroso, perché lascia davvero l’amaro in bocca per una medaglia sfumata per 17centesimi. Dada è stata perfetta nella parte alta (aveva quasi 5 decimi di vantaggio), ma qualche errore di troppo nel finale l’ha privata della gioia più grande della carriera. Resta comunque un grande risultato e lascia ottime sensazioni in vista del SuperG.

“Forse avrei potuto affrontare l’ultima parte della pista in maniera diversa se avessi avuto modo di provarla un’altra volta e se fossi stata meglio negli ultimi giorni – spiega Daniela-. Ho sfruttato bene il pettorale, ho cercato di sciare aggressiva con buoni appoggi fino all’ultima parte, quando sono entrata senza una linea perfetta e mi è costato tanto. Mi sento comunque fortunata perchè nella vita ho la possibilità di fare ciò che mi piace, mi piacerebbe avere la medaglia al collo ma purtroppo non è così. Questo piazzamento fa parte del gioco ma devo andarne comunque orgogliosa. L’altro giorno ho letto un tweet di Maze che diceva che qualcuna doveva arrivare quarta: è toccato a me, sembrava destino. Alle Olimpiadi o Mondiali ho sempre fatto brutte gare, quest’anno ho più consapevolezza nei miei mezzi, rischio forse un po’ meno rispetto agli anni scorsi”.

Elena Fanchini è stata la seconda miglior azzurra, chiudendo al dodicesimo posto: “Non sono per niente soddisfatta della mia prestazione, era la mia unica gara in questa Olimpiade e ci tenevo a fare un bel risultato. Ho sbagliato un po’ dappertutto, anche nelle prove non ero riuscita a trovare le linee migliori. Concludo questa mia esperienza con il dispiacere di non essere riuscita a dimostrare il mio valore”.

Anche Verena Stuffer ha fatto una buona prima parte di gara, ma come tutte le azzurre ha poi perso nel finale, finendo la sua gara al 14esimo posto: “E’ stata una gara senza grande errori, tranne che nel pezzo finale dove effettivamente ho lasciato qualche decimo di troppo. Adesso mi concentro sul supergigante dove posso sicuramente migliorare”.

Nadia Fanchini conferma di non trovarsi benissimo su questo pendio, ma ha rotto il ghiaccio in vista di SuperG e gigante: “Pensavo di avere fatto una prima parte buona, invece ho sbagliato tanto sul piano.Non sono in forma, non riesco ad andare bene in questa disiciplina. Ci provo sempre ma il risultato non arriva, non sempre le cose vanno bene come te le aspetti. Adesso guardiamo avanti, archiviamo quanto è successo aspettando momenti migliori. Avere un pettorale così alto non mi ha certo aiutato, ero in partenza e sentivo gli altri che festeggiavano, è stato difficile mantenere la concentrazione”. 

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com 

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