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Sochi 2014

Sochi 2014, passo indietro nella giornata meno azzurra

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Passo indietro per l’Italia nella terza giornata delle Olimpiadi di Sochi 2014. Va detto che era anche quella ‘meno azzurra’, nella quale il Bel Paese, salvo clamorose sorprese, non avrebbe potuto concorrere per il podio in alcuna gara.

Dopo la positiva prestazione nella sprint, ci si attendeva qualcosa di buono da Dominik Windisch e Lukas Hofer nell’inseguimento maschile di biathlon. Tra errori al poligono ed un passo sugli sci non entusiasmante, gli azzurri sono rimasti distanti dalla top10, questa volta lasciando segnali poco confortanti in vista delle prossime gare, in particolare per l’individuale che, sulla carta, sarà il format di gara che più potrebbe agevolare i nostri, a patto che siano perfetti carabina alla mano.

Preoccupante il rendimento delle azzurre nel singolo femminile di slittino. Se il podio, in partenza, appariva un miraggio fuori portata, era interessante ricevere risposte interessanti in chiave Team-Event. Purtroppo nulla di tutto questo. Sandra Gasparini, reduce di una sensibile involuzione subita nel corso della stagione di Coppa del Mondo, ha pagato oltre mezzo secondo dalle migliori americane e canadesi. L’impressione, dunque, è che il gap accumulato dall’Italia nel singolo femminile potrà precludere ogni possibilità di rimonta nel doppio e nel singolo maschile con Armin Zoeggeler.

La supercombinata femminile costituiva la gara con meno chance di alto livello per l’Italia dello sci alpino. Con queste premesse, va considerato più che discreto l’undicesimo posto di Federica Brignone, apparsa in palla nel tratto più tecnico della discesa libera: l’azzurra potrà competere con le migliori in gigante. Fiducia anche per Francesca Marsaglia in chiave superG, anche se la romana paga come di consueto dazio nei tratti di scorrimento puro.

Le buone notizie arrivano dallo short track, con Arianna Fontana in grande forma. La 24enne valtellinese si è qualificata agevolmente per i quarti di finale dei 500 metri ed ha trascinato la staffetta in finale, con quattro nazioni che si giocheranno tre posti sul podio (Corea del Sud, Cina, Italia e Canada). A preoccupare, però, è Martina Valcepina, eliminata a sorpresa nei 500, lei che era una delle favorite della distanza. Lo stato di forma della 21enne lombarda non sembra quello dei giorni migliori: l’azzurra dovrà ritrovare brillantezza, in quanto il suo rendimento sarà decisivo nella prova a squadre.

Non è piaciuto Mirko Nenzi nei 500 metri di speed skating. Ok, non è la sua gara, eppure il veneto è rimasto ben distante rispetto ai propri standard. Nei 1000, distanza dove cova anche ambizioni di altissima classifica, servirà ben altra prestazione.

Archiviata una giornata poco esaltante, Fontana a parte, è tempo di pensare domani. Nella sprint a tecnica libera di sci di fondo ci giochiamo la carta Federico Pellegrino. Il tracciato da 1.8 km (il massimo previsto dal regolamento) è decisamente più lungo rispetto ad una normale gara di Coppa del Mondo, dunque favorevole agli atleti da lunghe distanze più che agli sprinter puri. Il 23enne aostano, dunque, dovrà compiere una vera impresa per agguantare una medaglia, anche se in questa stagione ha compiuto notevoli passi avanti anche per quanto riguarda le doti di resistenza. Attesa poi per l’inseguimento femminile di biathlon, con Karin Oberhofer e Dorothea Wierer che scatteranno dalla quarta e sesta posizione: se arrivasse lo zero…..

 

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 federico.militello@olimpiazzurra.com

2 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    10 Febbraio 2014 at 21:23

    Si poteva fare qualcosina meglio Nenzi Valcepina Gasparini ma bene o male è stata una giornata in linea con le attese. Domani si palpita, speriamo bene.

  2. ale sandro

    10 Febbraio 2014 at 20:38

    Sono abbastanza d’accordo con tutto o quasi, le difficoltà della Valcepina onestamente non me le aspettavo,perchè l’azzurra in forma è in grado di battere la Ter Mors e altre avversarie tra le prime al mondo. Ma c’è tempo per ritrovare una buona sensazione per la staffetta. Dispiacere per l’ingiustizia nei confronti di Confortola, col senno di poi sembra meglio cadere che proseguire dopo una scorrettezza subita di quel tipo. Continuo a ritenere la giornata di domani decisiva per lo sci di fondo azzurro qui a Sochi, anche per eventuali conseguenze positive che ci potranno essere in alcune gare successive.

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