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Sochi 2014, Salto femminile: Oro alla Vogt, Takanashi giù dal podio! Insam splendida quinta

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Ci ha fatto sognare, sperare. Ai piedi del podio nella prima serie, competitiva nella seconda. La prima gara di salto con gli sci femminile alle Olimpiadi Invernali è gioia pura per l’Italia, cui è stata restituita una grande Evelyn Insam, capace di gareggiare alla pari con i big della disciplina.

La medaglia d’oro, storica, è andata alla tedesca Carina Vogt, tra le favorite per il podio ma mai vincente in Coppa del mondo prima di oggi. Un successo costruito con un grandissimo salto nella prima serie, che le ha permesso di difendersi dalla rimonta delle avversarie che avevano concluso alle sue spalle il primo salto. L’oro è meritato e arriva dopo una stagione di altissimo profilo, praticamente sempre sul podio alle spalle di Sara Takanashi, grande delusa della gara odierna.

La medaglia d’argento è andata all’austriaca Daniela Iraschko-Stolz, tra le favoritissime dopo i salti di allenamento e penalizzata da un primo salto difficile che l’aveva relegata in quinta posizione. Nella seconda serie, con un salto praticamente perfetto (ma rovinato da alcune indecisioni dopo l’atterraggio) è riuscita a recuperare fino alla seconda posizione, che le è valsa una splendida medaglia. Bronzo per la francese Coline Mattel, che si dimostra temibilissima sulla singola gara quando ci sono in palio le medaglia. Due ottimi salti che le hanno consegnato la medaglia di bronzo.

È rimasta ai piedi del podio la giapponese Sara Takanashi, che prima delle gare russe si era sempre dimostrata la più forte del circuito candidandosi come favorita numero uno alla medaglia d’oro. Anche nei salti di allenamento si era comportata in maniera egregia, e potrebbe aver pagato anche la pressione, relegata ai piedi del podio.

Come detto può festeggiare l’Italia, che con Evelyn Insam ha colto una splendida quinta posizione. L’azzurra, con due salti ottimi, è arrivata a soli 3 punti dal podio, un’illusione fino a pochi giorni fa. Nei salti di allenamento, però aveva dimostrato di poter competere con le primissime, ripetendosi poi in gara, durante la quale ha recitato il ruolo di outsider per una medaglia che avrebbe avuto del clamoroso. A lei vanno solamente i nostri applausi al termine di un’annata difficile a causa di un infortunio patito in estate che l’ha penalizzato in fase di preparazione.

Ventinovesima posizione Elena Runggaldier, seconda azzurra in gara, mai a suo agio sul trampolino russo e in difficoltà durante entrambi i salti di gara.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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