Sci di fondo
Sochi 2014, sci di fondo: in una ‘primaverile’ 15km si decide la staffetta azzurra
Soli contro il cronometro, come la grande tradizione dello sci di fondo vuole. E’ il giorno della 15km maschile con partenze ad intervalli, l’essenza vera di questa disciplina, il format più apprezzato dalla maggior parte di tifosi ed appassionati nonostante l’avvento delle sprint e delle mass start.
L’avversario dei fondisti in gara dalle ore 11, però, non sarà soltanto l’ostico percorso del Laura Cross-Country Ski & Biathlon Center, ma anche delle temperature improvvisamente schizzate oltre i 10°, per una Krasnaja Poljana in veste quasi primaverile. E, con elevate probabilità di neve oltremodo molle, potrebbe diventare fondamentale la scelta dei materiali, con gli ski-men chiamati agli straordinari. Al netto delle condizioni meteorologiche, l’uomo da battere sarà Alexey Poltoranin, senza dubbio il miglior interprete della tecnica classica dell’intero circuito. Il kazako tenterà di ripercorrere le orme della leggenda Vladimir Smirnov (oro a Lillehammer 1994 e quattro volte a medaglia per il Kazakistan), forte anche dei tre podi (una vittoria) su sette gare in alternato in Coppa del Mondo. Non ci sarà Petter Northug tra i suoi diretti avversari, alla luce dell’esclusione dal quartetto del fenomeno norvegese, deludente nello skiathlon e nella sprint, ma i sudditi di Re Harald V possono aspirare ugualmente al metallo più pregiato in particolare con Martin Johnsrud Sundby – già bronzo nello skiathlon -, con Chris Andre Jespersen e con un alternista puro come Eldar Rønning, mentre Didrik Tønseth può recitare il ruolo di outsider di lusso. Andrà a caccia del bis Dario Cologna, dopo aver buttato via la sprint con due banali cadute nei quarti; l’elvetico è reduce dal secondo posto nella medesima gara a Dobbiaco, alle spalle di un Legkov escluso a sorpresa dalla formazione russa insieme a Vylegzhanin, per preservarli in vista delle prossime gare e, forse, anche per le polemiche scatenate all’indomani dello skiathlon (clicca qui e qui per saperne di più). Due assenze pesanti per i padroni di casa, le cui possibilità di medaglie si abbassano drasticamente e sono ora affidate principalmente ad Evgeniy Belov e a Dmitriy Japarov. Rientra tra i grandi favoriti anche un Marcus Hellner in grande spolvero, dopo l’argento nello skiathlon e l’ottima sprint disputata, mentre gravano dubbi sulle condizioni di Johan Olsson, assente dalla Coppa del Mondo dalla tappa di Davos (inizio dicembre) ma in grado di pescare il jolly in qualunque momento.
Possono entrare nel discorso medaglie anche la Germania di Hannes Dotzler e Tim Tscharnke e il Canada dei Tre Moschettieri: Alex Harvey, Ivan Babikov e Devon Kershaw, sempre pericolosi e pronti a dare battaglia fino all’ultimo metro.
In casa Italia, l’atleta di riferimento sarà Dietmar Nöckler, il miglior azzurro per quanto riguarda la tecnica classica insieme a Giorgio Di Centa. L’altoatesino, se supportato da ottimi sci e da buone sensazioni, potrà attaccare quanto meno la Top 20 ma, soprattutto, non potrà permettersi passi falsi per non compromettere il posto in staffetta; la corsa alla seconda frazione in classico lo vede favorito nonostante gli ultimi non esaltanti risultati, ma a decidere tutto sarà proprio la gara odierna, motivo per cui Silvio Fauner ha selezionato i quattro papabili per far parte del quartetto. L’ “avversario” principale di Nöckler pare essere Mattia Pellegrin, il “gemello” di Didi per caratteristiche tecniche e in grado di entrare nei primi 30, mentre appaiono forse un passo indietro Francesco De Fabiani e Fabio Pasini: per entrambi, però, una prestazione convincente e sopra le righe li rilancerebbe per un posto tra i quattro frazionisti. Tutto aperto insomma, nella corsa all’oro così come per la corsa alla staffetta azzurra.
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com