Sci di fondo

Sochi 2014, sci di fondo: Norvegia e Finlandia si aggiudicano le team sprint

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Non tradisce le attese la Norvegia di Mari BjoergenIngvild Flugstad Oestberg che dominano la team sprint a tecnica classica precedendo una grande Finlandia e una sorprendente Svezia.

Merito sopratutto di un’immensa Bjoergen che forza e fa la selezione sin dalla sua prima frazione. Da lì in poi la più giovane compagna di squadra si limita a gestire il vantaggio sulla Saarinen, passando il testimone a Bjoergen con una manciata di secondi di margine a ogni tornata. Nell’ultimo giro la 33enne da l’ultimo strattone decisivo, tagliando il traguardo in tutta tranquillità davanti a una comunque ottima Kerttu Niskanen. Una prova impressionante per la nativa di Trondheim, che la rilancia anche nella 30 km a tecnica libera dove andrà a caccia del suo secondo titolo individuale in questi Giochi.

Brava anche la coppia svedese composta da Ida Ingemarsdotter e Stina Nilsson, con quest’ultima che brucia allo sprint Denise Herrmann. Una beffa per la Germania che masticherà amaro qualche minuto dopo anche nella gara maschile. Si deve accontentare del quinto posto invece la Polonia di Sylwia JaskowiecJustyna Kowalczyk, arrivata a 12 secondi dal bronzo. Eliminate in semifinale Gaia Vuerich e Ilaria Debertolis. 

 

Gara come al solito più equilibrata al maschile. La selezione arriva nella penultima frazione: Maxime Vylegzhanin, Iivo Niskanen e Hannes Dotzler aumentano il ritmo e salutano la compagnia; Ola Vigen Hattestad, Emil Joensson e Dario Cologna devono alzare bandiera bianca. Il tabellone di gara recita Germania, Finlandia e Russia al comando con Svizzera e Svezia staccate rispettivamente di 3 e 5 secondi. La Norvegia è invece sesta a 10 secondi. Tim Tscharnke, NIkita Kriukov e Sami Jauhojaervi partono subito a tutta, da dietro prova la rimonta la Svezia con Teodor Peterson ma lo scandinavo non riesce a ricucire il gap.

Sul penultimo rettilineo tuttavia il tedesco Tscharnke si tocca con Jauhojaervi, ostacolando pure Kriukov. A trarne beneficio è proprio il 32enne finlandese che riporta, insieme al talento Niskanen, la Finlandia sul gradino più alto del podio dopo 16 anni (oro di Mika Myllyla a Nagano ’98). La Russia si deve accontentare dell’argento mentre sul terzo gradino del podio sale la Svezia con i medagliati della sprint Peterson e Joensson. Medaglia di legno per Petter Northug che paga la giornata negativa del suo compagno Hattestad, in difficoltà anche nelle qualifiche di questa mattina. Sesti i fratelli Cologna davanti a Stati Uniti e alla Germania che in pochi minuti si è vista sfuggire ben due medaglie. Non sono riusciti a centrare la finale Federico Pellegrino e Dietmar Noeckler quarti nella prima semifinale ma con un tempo troppo alto per passare il turno.

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francesco.drago@olimpiazzurra.com

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