Sci di fondo

Sochi 2014, sci di fondo: Randall per la storia, Bjoergen a caccia del bis

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Appuntamento con la storia è il comandamento che guida la quarta olimpiade di Kikkan Randall. L’atleta dell’Alaska (nata però nello Utah) nella sprint a tecnica libera di domani può diventare la prima fondista a stelle e strisce a vincere una medaglia ai Giochi Olimpici. Kikkanimal, come è chiamata dalle sue parti per la grinta con cui affronta le gare, è il faro di un movimento in piena espansione e domani mattina andrà alla caccia dell’unico alloro che manca nella sua bacheca. L’avversaria numero uno della statunitense è, inutile dirlo, Marit Bjoergen, un’altra che vuole lasciare un traccia indelebile a Sochi. Nella sprint preolimpica la norvegese ha vinto con una facilità disarmante, restando nascosta per ¾ di gara e piazzando la zampata negli ultimi metri. Tra le suddite di Re Harold V attenzione anche alle giovani terribili Ingvild Flugstad Oestberg e Maiken Caspersen Falla. Tutte e due puntano al bersaglio grosso e l’incredibile spirito di squadra che le unisce potrebbe giocare un ruolo fondamentale nelle batterie di domani.

Il terzo incomodo è Denise Herrmann. La leader della classifica sprint, alla prima rassegna a cinque cerchi della carriera, ha dimostrato quest’anno di essere adatta a ogni tipo di percorso, raccogliendo nelle otto prove disputate tre secondi posti, tre terzi posti e due quinti posti. “So quanto siano forti Bjoergen e Randall, le rispetto ma non sono imbattibili” dichiara la tedesca con più chances di medaglia sugli sci stretti.

L’elenco delle papabili per il podio tuttavia non finisce qui: le slovene Katja Visnar e Vesna Fabian proveranno a eguagliare la connazionale Petra Majdic che, quattro anni fa a Vancouver, terminò in terza piazza la sprint a tecnica classica con due costole rotte. Pronte a dare fastidio anche le svedesi Ida Ingemarsdotter e Hanna Erikson, la svizzera Laurien Van der Graaff e la nostra Gaia Vuerich. “Nei giorni scorsi ho avuto la febbre a causa del mal di denti, ma adesso sto bene – dichiara la fiemmese – questa pista mi piace, rispetto all’anno scorso gli organizzatori hanno alzato un po’ il rettilineo d’arrivo, adesso si arriva leggermente in salita ma non è un problema. Il primo obiettivo sarà quello di centrare la qualificazione, dopo può succedere di tutto”. Insieme a lei altre due azzurre: Greta Laurent e Ilaria Debertolis. 

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francesco.drago@olimpiazzurra.com

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