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Sci di fondo

Sochi 2014, staffetta: assalto svedese per il bis; Italia, fatti onore

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Sono i campioni olimpici uscenti, hanno piazzato già tre atleti diversi sul podio nelle due gare distance e si presentano ai blocchi di partenza come la squadra probabilmente più in forma del lotto. L’identikit tracciato è quello di una Svezia fino a questo momento capace di accaparrarsi ben cinque medaglie (sprint compresa), per un totale di tre argenti (Hellner, Olsson e Peterson) e due bronzi (Richardsson e Jönsson). I sudditi del re Carlo Gustavo hanno messo in mostra una condizione fisica invidiabile ma, soprattutto, una grande adattabilità alle alte temperature di Krasnaja Poljana, decisiva per i risultati conseguiti. Il quartetto scelto per la gara (in programma a a partire dalle 11) è pressoché lo stesso di Vancouver 2010, con l’unico avvicendamento tra Anders Södergren e Lars Nelson, inserito al lancio prima dei big, ovvero Daniel Richardsson, Johan Olsson e Marcus Hellner.

Proprio l’argento dello skiathlon, con molta probabilità, sarà l’uomo decisivo per le sorti della staffetta svedese, a caccia non solo del bis olimpico ma anche di rivincite nei confronti della Norvegia, vincitrice delle ultime due edizioni dei Mondiali proprio in volata su Hellner&co. Le difficoltà palesate finora dai vichinghi a Sochi (sprint a parte) non possono che porli un passo indietro rispetto ai cugini scandinavi, dotati sempre di materiali migliori rispetto ai sudditi di Re Harald V, come dimostrato nella 15km e dalla staffetta femminile di ieri. E con le temperature che non vogliono saperne di scendere, i norvegesi potrebbero veder proseguire il proprio digiuno olimpico nel team event, dove l’oro manca ormai dal Salt Lake City 2002. In ultima frazione farà il suo ritorno Petter Northug, dopo l’esclusione dalla 15km per le deludenti prestazioni nello skiathlon e nella sprint; per il fenomeno di Meraker sembrano essere tornate le buone sensazioni nell’allenamento di ieri, ma il suo talento potrebbe non bastare per svettare su tutti. Cerca la prima medaglia dagli sci stretti, invece, la Russia padrone di casa; la corsa all’oro potrebbe rivelarsi troppo difficoltosa per il quartetto russo, ma il fattore casa del Laura Cross-country Ski & Biathlon Center può diventare il ‘quinto uomo’ per i ragazzi scelti da Elena Välbe. Differentemente dalla staffetta mondiale di Fiemme 2013, non ci saranno Chernousov e Ustiugov, scartati in favore di Japarov e Bessmertynkh, schierati in classico. In skating, invece, spazio agli uomini più attesi, coloro che possono condurre la squadra russa ad uno storica medaglia: Alexander Legkov e Maxim Vylegzhanin.

Nel discorso medaglia, oltre alle tre Nazioni leader, possono inserirsi su tutte Finlandia e Germania, dotate della giusta qualità per tentare l’assalto alla zona podio. I finnici potranno contare sul baby-fenomeno Iivo Niskanen (22 anni), a due decimi dal bronzo nella 15km e su una buona solidità in ogni frazionista così come i teutonici, che schierano tre veterani come Jens Filbrich, Axel Teichmann e Tobias Angerer, oltre al più giovane Hannes Dotzler. Per l’Italia, sono lontani i tempi delle cinque medaglie olimpiche consecutive in staffetta, storicamente un punto di forza della nazionale azzurra ma inevitabilmente regredita, nonostante il quarto posto ai Mondiali 2013. Il quartetto azzurro reciterà il ruolo di outsider, pronto ad inserirsi nella corsa al podio nel caso di ottimi materiali e di buone condizioni fisiche di Dietmar Nöckler e Roland Clara, apparsi sottotono rispettivamente nella 15km e nello skiathlon. Sognare è lecito, ma appare improbabile un piazzamento che vada oltre il quinto posto, da giocarsi presumibilmente con una tra Germania e Finlandia, con la sempre temibile Repubblica Ceca di Lukas Bauer (bronzo a Vancouver) e con la Francia.

La start list

1) NORVEGIA – Eldar Rønning, Chris Andre Jespersen, Martin Johnsrud Sundby, Petter Northug
2) SVEZIA – Lars Nelson, Daniel Richardsson, Johan Olsson, Marcus Hellner
3) RUSSIA – Dmitriy Japarov, Alexander Bessmertynkh, Alexander Legkov, Maxim Vylegzhanin
4) ITALIA – Dietmar Nöckler, Giorgio Di Centa, Roland Clara, David Hofer
5) FINLANDIA – Sami Jauhojärvi, Iivo Niskanen, Lari Lehtonen, Matti Heikkinen
6) SVIZZERA – Curdin Perl, Jonas Baumann, Remo Fischer, Toni Livers
7) GERMANIA – Jens Filbrich, Axel Teichmann, Tobias Angerer, Hannes Dotzler
8) GIAPPONE – Hiroyuki Miyazawa, Keishin Yoshida, Nobu Naruse, Akira Lenting
9) FRANCIA – Jean Marc Gaillard, Maurice Manificat, Robin Duvillard, Ivan Perillat Boiteux
10) USA – Andrew Newell, Erik Bjornsen, Noah Hoffman, Simeon Hamilton
11) REPUBBLICA CECA – Alex Razym, Lukas Bauer, Martin Jaks, Dusan Kozisek
12) CANADA – Len Valjas, Ivan Babikov, Graeme Kollick, Jesse Cockney
13) KAZAKISTAN – Denis Volotka, Sergey Cherpanov, Yevgeniy Velichko, Mark Starostin
14) BIELORUSSIA – Michail Semenov, Alexander Lasutkin, Aliaksei Ivanou, Sergei Dolidovich
15) ESTONIA – Karel Tammjarv, Algo Karp, Aivar Rehemaa, Raido Rankel
16) POLONIA – Maciej Kreczmer, Sebastien Gazurek, Maciej Starega, Jan Antolec

 

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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