Sci Alpino

Sochi 2014, supergigante: azzurri con la testa libera

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Comunque vada, sarà un successo. Perché, alla luce dei risultati di discesa e supercombinata, non si potrà rimpvoerare nulla all’ItalJet  e, ovviamente, a Christof Innerhofer in modo particolare: in una stagione dove era spuntata qualche difficoltà di troppo a compromettere le gloriose certezze del 2012-2013, gli azzurri sono ritornati dove meritano di stare nell’appuntamento più importante, con la doppia medaglia di Inner e la grande prova collettiva della libera.

Tuttavia, è altrettanto chiaro che il supergigante di domani, anticipato alle 7 ora italiana a causa del caldo, possa riservarci qualche altra soddisfazione, in particolare se pensiamo a quanto gli azzurri abbiano fatto bene proprio nei settori più tecnici della libera di una settimana fa, che domani saranno particolarmente accentuati. Innerhofer, anzitutto, ha sfruttato la discesa della combinata proprio per provare gli scarponi da superg (evidentemente non credeva di essere così competitivo in quella particolarissima gara); peraltro, il finanziere di Gais non sarebbe nuovo ad ottenere tre medaglie in una stessa manifestazione (vedi Mondiali di Garmisch 2011), e oltretutto avrà la testa davvero sgombra da pressioni e pensieri in seguito a quanto fatto nei giorni scorsi. In ogni caso, anche Werner Heel e Peter Fill potranno fare molto bene: in particolare, il ragazzo della Val Passiria ha sempre prediletto questa specialità alla libera, dove comunque ha dato ottimi segnali.

Più ridotte, invece, le possibilità di Dominik Paris, che deve ancora trovare le misure giuste per disegnare alle perfezione le anguste curve di certi supergiganti; il campione della Val d’Ultimo è in crescendo di forma e la performance nella libera olimpica, dopo un periodo ben poco positivo, gli ha restituito nuova fiducia, per cui Domme si candida al ruolo di possibile sorpresa anche in una disciplina a lui, sinora, poco congeniale.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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