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VIDEO – Atletica, Lavillenie e Ukhov da storia: sempre più in alto…20 anni dopo

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Si sta volando come non mai in questo inverno. Le pedane sembrano davvero avere le molle e stanno regalando risultati che non si vedevano da decenni. Salto con l’asta e salto in alto sono state indubbiamente le Regine dei primi mesi del 2014, impersonificate da due grandissimi atleti: Renaud Lavillenie e Ivan Ukhov.

 

Il francese ha indubbiamente firmato l’impresa dell’anno realizzando il RECORD DEL MONDO del salto con l’asta, detronizzando Sua Maestà Sergey Bubka, uno degli sportivi più grandi di sempre. Il Campione Olimpico si è reso protagonista di una progressione fantastica che lo ha portato all’impresa fantastica di Donetsk, proprio nel palazzetto del maestro.

Prima il 6.04 del primato nazionale (Rouen, 25 gennaio) che lo ha portato al terzo posto delle classifiche all-time; poi il 6.08 (Bydgoszsz, 31 gennaio) per diventare il secondo di sempre. In entrambe le occasioni aveva provato a centrare il Record del Mondo, ma non c’era stato nulla da fare. Non c’è due senza tre e a Donetsk è stata la volta buona con il 6.16, un centimetro oltre il primato di Bubka, che non è solo record indoor ma anche assoluti (all’aperto siamo fermi al 6.14 di Bubka, al Sestriere il 31 luglio 1994).

Queste misure vertiginose non si vedevano da 21 anni, proprio dagli ultimi voli vertiginosi di Bubka. Per trovare altre prestazioni di rilievo bisogna risalire al 6.06 di Steven Hoooker 7 febbraio 2009), l’australiano che fino a un mese fa era il secondo di sempre.

Negli ultimi 25 anni si è superata quota sei metri solo per 35 volte (non sono considerati i tentativi ancillari): ben 16 sono state realizzate da Bubka, 5 per Lavillenie; quattro a testa per Gataullin e Hooker; tre per Hartwig; una a testa per Tarasov, Galfione ed Ecker. Insomma solo 8 uomini sopra la fatidica barriera, addirittura solo cinque capaci di fare almeno 6.01.

All’aperto Lavillenie è solo il settimo al Mondo (personale di 6.02), uno dei magnifici 16 ad aver valicato i sei metri. Ma l’ultima prestazione di un certo rilievo è 6.05 sporadico di Brad Walker stampato nel 2008. Negli ultimi quindici anni, meglio di Lavillenie, hanno fatto solo Tarasov (6.05 nel 1999), Markov (6.05 nel 1999) entrambi secondi all-time e Jeff Hartwig (6.03 nel 2000).

 

 

Nell’alto sta invece dominando Ivan Ukhov. Il Campione Olimpico è stato granitico in questo avvio di stagione, ha saltato almeno 2.38 per ben cinque volte. Una costanza del genere non si vedeva dai tempi del grande Sotomayor, proprio il primatista mondiale che il russo ha cercato di superare per ben due volte in questa stagione.

Martedì ha stampato un vertiginoso 2.42: eguagliato il RECORD EUROPEO di Thraenhardt che reggeva dal 26 febbraio 1988, cioè 26 anni fa esatti!, seconda miglior prestazione mondiale di sempre, a un solo centimetro dal paradiso di Sotomayor datato 4 marzo 1989.

Solo sette persone nella storia sono riuscite a superare almeno 2,40 metri per un totale di 15 prestazioni (non sono considerati i tentativi ancillari): ben otto sono di Sotomayor e Ukhov, equamente distribuite tra i due. Erano ben 21 anni che un uomo non saltava almeno 2,41 (sempre Sotomayor) e nove dall’ultimo volo a 2,40 (Holm nel 2005, poi nel 2009 ci ritornò lo stesso Ukhov).

A livello assoluto, dunque contando anche l’outdoor, erano 20 anni che un uomo non volava oltre i 2,41 metri. Bohdan Bondarenko si è infatti fermato a quella in due occasioni durante il 2014: ai Mondiali e al meeting di Losanna, quando ha poi provato a battere (fallendo) il record del Mondo di Sotomayor (2.45).

 

 

Se Lavillenie recupererà dal brutto taglio al tallone, patito durante un folle tentativo a 6,23, ci sarà da divertirsi agli imminenti Mondiali indoor (Sopot, 7-9 marzo).

 

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