Pallavolo
Volley, Champions League: tonfo di Piacenza! 3-0 dal Kazan, quasi eliminati
Niente da fare nemmeno per Piacenza e la Champions League di volley rimane stregata per l’Italia. Gli emiliani perdono nettamente l’andata dei quarti di finale, di fronte al proprio pubblico. Un secco 3-0 (25-23; 25-22; 25-22) subito dai fortissimi russi dello Zenit Kazan, maturato in 80 minuti di gioco, in cui solo durante il terzo set i padroni di casa sono riusciti a mettere il naso davanti in qualche occasione.
Con questo ko ai biancorossi serve davvero l’impresa in terra russa per volare ad Ankara, dove si giocheranno le Final Four, ma la missione sembra davvero impossibile. Settimana prossima Fei e compagni dovranno vincere per 3-0 (o 3-1) e poi avere la meglio anche nel Golden Set, in una partita che verrà giocata in un catino ribollente e caldissimo.
Vista anche la sconfitta di ieri di Trento, l’Italia rischia di rimanere fuori dalle Final Four come non succedeva da dieci anni.
La Copra ha pagato a carissimo prezzo l’assenza di Zlatanov non inserito a referto e hanno subito l’altezza degli avversari, capaci di svettare sopra rete e di spedire palloni a terra con una potenza inaudita.
Impressionante il grande Sivozhelez, che gli azzurri conoscono da vicino, capace di siglare 16 punti (67% in attacco), affiancato da un superlativo Abrosimov (11 punti, 75%), bravissimo Grbric in cabina di regia e riconfermatosi sui livelli mostrati nel nostro campionato, per non tralasciare le marcature di Anderson e Mikhailov (13 a testa).
Insomma c’è stato poco da fare per Piacenza che ha pagato tantissimo una pessima ricezione (35% proprio per la potenza degli attacchi degli avversari), che non è stata incisiva al servizio come invece lo sono stati i russi (9 a 3, con 4 di Andreson) e a cui non è bastata la buona prestazione sottorete (Spicca Tencati con 4 muri).
Tra le fila degli emiliani solo l’immenso Simon ci ha provato con grande potenza e precisione (89%) ma a nulla è servito. Male Vettori, ancora spento in Champions League, un filo meglio Kaliberda, Papi ci ha messo l’esperienza ma per il gruppo è serata no.
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