Ciclismo
Alberto Contador sale in cattedra: mani sulla Tirreno-Adriatico! Che impresa dello spagnolo
Una delle azioni più belle degli ultimi anni: Alberto Contador, nella quinta tappa della Tirreno-Adriatico 2014 (192 chilometri da Amatrice a Guardiagrele), ha sfoderato tutta la sua classe per andare a conquistare, con un attacco studiato a lunga gittata, tappa e maglia, mettendo di fatto in cassaforte il successo in classifica generale. Se ci fossero ancora dei dubbi, il Pistolero è tornato. E ha fame di vittorie.
La frazione si è dimostrata subito molto interessante con il formarsi di una fuga di otto uomini che ha preso un buon margine. Questi i nomi dei fuggitivi: Andriy Grivko (Astana), Benjamin King (Garmin), Luca Paolini (Katusha), Adam Hansen (Lotto-Belisol), Simon Geschke (Gian-Shimano), Yaroslav Popovych (Trek Factory Racing), Matthias Brandle (IAM Cycling) e David De La Cruz Melgarejo (Team NetApp). La corsa, senza particolari sconvolgimenti, è arrivata fino ai piedi del Passo Lanciano, dove è letteralmente esplosa. Nel gruppo di testa sono rimasti solo King e Geschke, con il plotone sempre più vicino con il passare dei chilometri.
Anche i big si sono resi subito protagonisti di diversi attacchi, con Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) e Nairo Quintana (Movistar) che hanno provato subito a fare la differenza. Il loro primo affondo, però, è stato presto riassorbito da un gruppo già molto scarno a 35 chilometri dal traguardo. Poco dopo, a 32 chilometri dalla conclusione, Alberto Contador ha provato nuovamente a selezionare il gruppo, riuscendo a fare la differenza con Quintana al suo inseguimento e il polacco Michal Kwiatkowski (OmegaPharma-QuickStep), leader della classifica generale, in netta difficoltà.
A due chilometri dallo scollinamento De La Cruz si è riportato sulla testa della corsa, mentre Contador, con Quintana a pochi metri, abbassava costantemente il margine che lo separava dalla testa della corsa. Nel finale della salita lo spagnolo della Saxo ha fatto definitivamente la differenza, quasi ballando sui pedali come suo solito, rispetto a tutti gli avversari in classifica generale. Lo stesso Kwiatkowski, già sul Passo Lanciano, pagava quasi 4′ di ritardo dal Pistolero di Madrid. Alle sue spalle, Domenico Pozzovivo (AG2R) si è riportato su Nairo Quintana nella prima parte della discesa assieme al compagno Peraud, Giampaolo Caruso (Katusha) e Mikel Nieve (Team Sky).
Nel contempo, in vista della dura ascesa finale, Contador si è riportato sulla testa della corsa assieme ad Adam Hansen, in fuga dal mattino e staccato dai migliori sulla penultima salita. A 2 chilometri dal traguardo Ben King ha provato ad allungare, staccando Contador e Geschke prima del muro di Guardiagrele, dove tutti sono saliti a zig-zag per cercare di addolcire le pendenze – fino al 30% – sulle quali Contador è riuscito a staccare compagni di fuga, nonostante Geschke abbia mantenuto il distacco molto limitato, rientrando nel finale. Pochi metri dopo, Contador ha accelerato nuovamente in mezzo a due ali di folla, andando a conquistare il successo e rilanciando l’azione anche nell’ultimo chilometro in pianura per guadagnare in ottica classifica generale.
Seconda posizione, a pochi secondi, per Simon Geschke, che ha preceduto Ben King, più staccato, a 44”. Quinta posizione per Adam Hansen, seguito da Peraud, sesto a 1’26”. Alle sue spalle hanno chiuso Roman Kreuziger, Domenico Pozzovivo, Arredondo e Rinaldo Nocentini.
Contador, con la superba interpretazione tattica della gara di oggi, ha preso la leadership della classifica generale con un margine importante nei confronti di tutti gli avversari in classifica. Nairo Quintana, primo inseguitore, accusa oltre 2′: alle sue spalle Kreuziger, Arredondo e Peraud, oggi bravi a non naufragare. Crollato Michal Kwiatkowski, che evidentemente ha pagato anche gli sforzi profusi nella tappa di ieri per mantenere la maglia azzurra.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com