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Atletica, cara Italia: la strada ha dato le risposte che volevi! E dai lanci…

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Dopo una stagione indoor molto buia, l’Italia si risolleva nell’ultimo weekend d’inverno e trova le risposte che attendeva dalla strada. Sono due donne a farci sperare fortemente nelle medaglie agli Europei di Zurigo, l’obiettivo cruciale è fondamentale dell’atletica leggera azzurra.

 

Una maestosa Eleonora Giorgi conferma una crescita costante e continua da due anni a questa parte. La brianzola conquista un meraviglioso secondo posto sui 20km di marcia al prestigioso Memorial Albisetti di Lugano (clicca qui per saperne di più), una delle classicissime del tacco-punta, tenendo il passo di una plurimedagliata mondiale come Hong Liu. Oltre al piazzamento, però, gli occhi sono tutti sul tempo stampato dall’azzurra: uno spaziale 1h27:29, per la prima volta sotto il fatidico muro dei 68 minuti, la barriera che spesso e volentieri regala medaglie internazionali pesanti. Un miglioramento di 2:39 sul personale che aveva siglato alle Olimpiadi di Londra, a riprova di un ottimo lavoro svolto negli USA durante quest’inverno e di una tecnica davvero eccellente.

Dopo il fantastico record italiano sui 3000 metri, la marciatrice si spinge a soli 20 secondi dal memoriale primato nazionale di Elisabetta Perrone che regge addirittura dal 2001, diventando la terza azzurra di sempre. Questa è una prestazione fondamentale per la 24enne, un’iniezione di fiducia importantissima in vista della Coppa del Mondo, la riprova di un stato di forma già a buon livello e soprattutto la convinzione che agli Europei si potrà seriamente ambire al podio.

 

A Lisbona, invece, Valeria Straneo concludeva al sesto posto la mezza Maratona della capitale portoghese (clicca qui per saperne di più). La vicecampionessa del Mondo è stata molto severa con se stessa, non ritenendo soddisfacente il tempo con cui ha corso i 21km: 1h09:47 è troppo alto per il suo livello e si aspettava ben altri riscontri. Certamente è così, ma la piemontese ha corso sullo stesso crono delle ultime competizioni a cui ha partecipato, ha provato nuovamente la gamba ed ha fatto un buon test. Miglior europea al traguardo, dietro alla vincitrice etiope e al quartetto keniota. Ora la testa è ai Mondiali di mezza Maratona in programma a Copenhagen il 29 marzo: obiettivo far bene, poi per le medaglie si vedrà dalla gara che salterà fuori.

Ma se cercavamo delle risposte in ottica Zurigo, allora forse le abbiamo trovate…

 

Chissà cosa farà Daniele Meucci quest’estate, se sceglierà la pista o la strada. Intanto il toscano ha ben figurato sui 10000 metri e a San Miniato (Pisa) ha corso in un buon 28:28.72, chiudendo al secondo posto la prova regionale degli Assoluti di corsa alle spalle del keniota William Kibor (ha allungato all’ultimo giro, 28:23.66). La prova era in preparazione dei Mondiali di mezza Maratona.

 

A Leiria (Portogallo), l’Italia maschile riesce clamorosamente a conquistare il bronzo nella Coppa Europa Invernale di lanci (vince la Russia davanti alla Bielorussia). Suona quasi paradossale vista la nostra cronaca difficoltà nei concorsi. Ci aggrappiamo ancora a un immenso Nicola Vizzoni: il toscano veste l’azzurro per la 61esima volta in carriera (a sei presenze dal record assoluto) e lancia il suo martello a un buon 73.94 metri che gli valgono il quinto posto a soli 17cm dal bronzo del russo Lukyanov. Sarà difficile provare l’impresa a Zurigo, a 40 anni e in una specialità fortemente europea (ieri super Fajdek e Pars).

Ritorna Silvia Salis che chiude al quarto posto lanciando il suo martello a 68.75, un paio di metri peggio rispetto all’esordio stagionale (70.48). Si sperava in altre misure, ma potrebbero arrivare nell’immediato futuro: attenzione alla genovese.

Paolo Dal Soglio, a 43 anni, ha ancora la forza di gettare il peso a 17.77, ma il suo allievo Daniele Secci riesce a fare bene: 18.97, primato personale all’aperto e quarto italiano di sempre nella categoria promesse.

Ancora male Chiara Rosa dopo i Mondiali di Sopot (17.34, sesta). Non riesce a impressionare Giovanni Faloci (il suo disco non va oltre 57.98). Meglio Hannes Kirchler (60.89). Giavellottisti: Norbert Bonvecchuo (74.99), Antonio Fent (69.71)

 

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