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Atletica, Italia: l’Europeo qualifica per le Olimpiadi? Primo caso nella storia…

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Le dichiarazioni rilasciate l’altro ieri da Alfio Giomi (clicca qui per leggerle) hanno davvero fatto scalpore. Il Presidente della FIDAL ha accusato l’atletica italiana di essere “parrocchiale” e “provinciale”, prima di lasciarsi andare a un “chi farà male quest’estate a Zurigo non andrà a Rio 2016”.

Dunque gli Europei di agosto saranno qualificanti per le Olimpiadi? Cioè due anni prima delle competizione a cinque cerchi sapremo già chi volerà in Brasile e chi rimarrà a casa?

Detta così suona più come una provocazione, perché appare davvero improbabile che questo progetto venga davvero messo in atto. Scontato che se un atleta farà prestazioni da potenziale medaglia durante i mesi che precedono le Olimpiadi verrà giustamente portato alle Olimpiadi e non rimarrà a casa perché due anni prima aveva fatto male a una competizione continentale.

 

Ben vengano però queste battute! Perché se si sbagliano le gare bisogna accettare le critiche e bisogna rimettersi in gioco. E soprattutto bisogna iniziare a tirare fuori delle prestazioni interessanti e meritevoli a livello internazionale. Queste minacce devono essere uno stimolo per gli azzurri, per davvero spingersi ancora più oltre i propri limiti. Ed è sbagliato dire che si sta facendo del terrorismo: si sta semplicemente mettendo gli atleti di fronti ai propri doveri.

Perché poi, alla fine, sono le medaglie e le performance rilevanti che misurano il livello di un atleta. Anzi più le prime che le seconde… E il dato che oltre il 50% degli atleti inseriti nei corpi militari (quindi stipendiato regolarmente…) non venga considerato “di interesse nazionale” è un po’ l’emblema di tutta la situazione.

L’importante è almeno aver fatto mea culpa sulla condizione della nostra atletica. Poi staremo a vedere tra quattro mesi…

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