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Atletica, Mondiali indoor: Adams dominatrice, oro Gibuti, Pearson battuta

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Dopo i due titoli assegnati ieri, i Campionati Mondiali indoor di Sopot (Polonia) sono entrati nel vivo quest’oggi, con l’attribuzione di altre dodici medaglie d’oro.

Tra le grandi protagoniste della giornata c’è stata certamente Valerie Adams. La neozelandese ha vinto l’ennesimo titolo nel getto del peso (nel suo palmarès ci sono due ori olimpici, quattro ori mondiali outdoor e due ori mondiali indoor), facendo segnare la miglior prestazione stagionale (20,16 m). La Adams è stata anche l’unica a superare quota venti metri, visto che la tedesca Christina Schwanitz e e la cinese Lijiao Gong si sono fermate rispettivamente a 19,51 e 19,19 metri.

Grande sorpresa nella prova femminile dei 60 metri con ostacoli, dove la campionessa olimpica dei 100 ostacoli, l’australiana Sally Pearson, si è dovuta accontentare della medaglia d’argento, battuta di cinque centesimi dalla statunitense Nia Ali (7″80, nuovo record personale). La Pearson ha rischiato di finire addirittura terza, ma alla fine ha preceduto di un centesimo la britannica Tiffany Porter. In questa stessa prova, Marzia Caravelli era stata eliminata in semifinale, dove aveva eguagliato il suo primato in 7″97.

In assenza dell’etiope Genzebe Dibaba, che si concenterà sui 3.000 metri, la svedese di origine etiope Abeba Aregawi non ha avuto problemi a dominare la corsa dei 1.500 metri in 4’00″61, precedendo di sei secondi e mezzo la sua prima inseguitrice, Axumawit Embaye (Etiopia), che in 4’07″12 ha realizzato il suo personal best. Sul podio è salita anche la canadese Nicole Sifuentes, capace di chiudere con il nuovo record nazionale (4’07″61), che ha approfittato della squalifica della marocchina Rababe Arafi. Per la svedese Aregawi si tratta del terzo titolo nel giro di un anno, dopo gli ori vinti agli Europei indoor ed ai Mondiali all’aperto.

Nell’omologa corsa maschile, Ayanleh Souleiman ha regalato uno storico titolo mondiale a Gibuti, terminando la corsa in 3’37″52. Il podio, tutto africano, è stato completato dall’etiope Aman Wote (3’38″08) e dal marocchino Abdelaati Iguider (3’38″21), campione in carica della distanza.

La prova più veloce, quella dei 60 metri maschili, è stata forse la più combattuta della giornata, con il britannico Richard Kilty che ha sorpreso tutti imponendosi in 6″49 e stabilendo così il suo nuovo primato personale. Lo statunitense Marvin Bracy si è dovuto accontentare della piazza d’onore (6″51), mentre il rappresentante del Qatar Femi Ogundode si è classificato terzo (6″52). Solo settimo il favorito giamaicano Nesta Carter, in una gara nella quale Bingtian Su e Gerald Phiri hanno rispettivamente stabilito i record nazionali di Cina e Zambia in 6″52.

L’assenza di Renaud Lavillenie nel salto con l’asta ha fatto la gioia del greco Konstadinos Filippidis, vincitore della medaglia d’oro con un 5,80 metri ottenuto al primo tentativo. L’errore di troppo relega invece all’argento il tedesco Malte Mohr, mentre il ceco Jan Kudlička, terzo sempre con 5,80 metri, ha realizzato il suo nuovo primato.

Nella giornata di oggi si sono tenute anche le due finali dei 400 metri, sia al maschile che al femminile. La statunitense Francena McCorory si è imposta tra le donne in 51″12, precedendo la giamaicana Kaliese Spencer. Alle spalle della Spencer, che ha realizzato il suo record personale in 51″54, è giunta un’altra caraibica, Shaunae Miller (Bahamas, 52″06).

Nel doppio giro di pista maschile ha avuto la meglio il ceco Pavel Maslák, che ha condotto la corsa dalla partenza fino alla linea d’arrivo, terminando la corsa in 45″24, nuovo record nazionale. Il veterano bahamense Chris Brown ha terminato al secondo posto con il suo personal best (45″58), mentre il podio è stato completato dallo statunitense Kyle Clemons (45″74).

Il favorito si è imposto anche nell’heptathlon: lo statunitense Ashton Eaton, campione olimpico del decathlon, ha infatti realizzato la nuova miglior prestazione dell’anno con 6632 punti, ma non è riuscito a battere il suo record mondiale per soli tredici punti. Medaglia d’argento per il bielorusso Andrei Krauchanka (6303 punti), medaglia di bronzo per il belga Thomas van der Plaetsen (6259).

Nella gara del salto triplo femminile, la russa Ekaterina Koneva si è imposta con un balzo a 14,46 metri, un solo centimentro meglio dell’ucraina Olha Saladuha. Medaglia di bronzo per la giamaicana Kimberly Williams (14,39 m).

Le donne si sono cimentate quest’oggi anche nel salto in alto, che ha visto la vittoria ex-aequo a quota 2,00 metri della russa Marija Kučina e della polacca Kamila Lićwinko, che ha stabilito il nuovo record nazionale indoor. Terza, con la stessa misura ma con un errore di troppo, la spagnola Ruth Beitia.

L’ultima prova a terminare è stata quella del salto in lungo maschile: grazie ad un 8,28 metri realizzato all’ultima prova, il brasiliano Mauro Vinicius Da Silva ha stabilito il nuovo primato del suo Paese, conquistando la medaglia d’oro. Beffato, invece, il cinese Jinzhe Li (8,23 m), mentre lo svedese Michel Tornéus ha chiuso terzo con 8,21 m. Solo quinto il favorito della prova, il russo Aleksandr Menkov (8,08 m).

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Immagine: time-to-run.org

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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