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Coppa Davis: “Italia, siamo Fognini dipendenti?”

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Cresce di giorno in giorno l’attesa per la sfida di Coppa Davis tra Italia e Gran Bretagna del prossimo weekend. Un match che può riportare in semifinale la squadra azzurra dopo ben sedici anni, da quel lontano 1998, quando l’allora formazione capitanata da Adriano Panatta perse la finale con la Svezia.
Abbiamo il grande vantaggio di giocare in casa, sulla terra rossa di Napoli e partiamo favoriti nonostante i nostri avversari possano contare su Andy Murray, attuale numero sei del mondo e vincitore dell’ultimo Wimbledon.

La nostra stella, il nostro punto di riferimento è senza dubbio Fabio Fognini e dovrà essere proprio lui il grande trascinatore della squadra in quel fine settimana. Il ligure sarà impegnato costantemente nei tre giorni, perché oltre ai due singolari giocherà anche il doppio del sabato in coppia con Simone Bolelli e proprio questo punto potrebbe risultare decisivo ai fini del successo finale.
Murray è un avversario certamente temibile e pericoloso, ma non fa di certo paura, anche perché giochiamo su una superficie che lo scozzese non ama particolarmente. In realtà in questo momento su un tale campo Fognini è superiore e ha davvero tutte le carte in regola per battere il più quotato avversario. Sembra quasi scontato come nel primo singolare contro Evans non ci siano dubbi sul successo del numero uno azzurro, perché un’eventuale sconfitta sarebbe devastante per le ambizioni dell’Italia.
Per fortuna il problema muscolare patito contro Nadal a Miami non desta preoccupazioni e Fognini è già stato controllato dal medico della Federazione, il dottor Francesco Parra, che ha assicurato sulla sua presenza in campo nella sfida con i britannici
Fabio già nella difficile trasferta in Argentina era stato grande protagonista, portando a casa i tre punti della vittoria e la sensazione è quella che il ligure possa davvero replicare una tale impresa anche nella cornice partenopea.

Siamo dunque Fognini dipendenti? In questo momento la risposta sarebbe affermativa, perché Andreas Seppi in questa prima parte dell’anno è sembrato in calo e in crisi di risultati. Il ritorno sull’amata terra rossa potrebbe aiutare l’altoatesino a ritrovare le sensazioni passate ed essere anche lui protagonista nel weekend. Da sottolineare, però, come Seppi non sia mai stato un grande uomo Davis e che quindi è difficile pensare che già nella prima giornata possa battere Murray e portare l’Italia su un 2-0 che metterebbe un’ipoteca sul passaggio del turno.

Parlavamo in precedenza proprio del doppio e come sempre in Davis il punto del sabato è decisivo se non addirittura fondamentale. Sulla carta e vedendo le classifiche mondiali dei rispettivi giocatori i quattro singolari dovrebbero portare ad un risultato di parità e quindi il doppio è lo spartiacque verso la gloria. Bolelli-Fognini sono ormai una coppia collaudata e che ha già fatto benissimo in Davis, ottenendo vittorie prestigiose come l’ultima in Argentina e dovrebbero essere superiori al duo Fleming-Murray.

Sarà una lunga settimana di avvicinamento alla sfida tra Italia e Gran Bretagna e ogni giorno su Olimpiazzurra troverete uno o più articoli dedicati a questo importantissimo match, che potrebbe riportare nell’élite del tennis mondiale il nostro paese.

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto da Federtennis

 

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