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Ginnastica, Trofeo di Jesolo: cara Italia, ecco le tue pagelle…

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Nel weekend si è disputato il VII Trofeo Città di Jesolo. Come di consueto, al termine di ogni evento, diamo le pagelle alle ginnaste scese in pedana.

Ricordiamo, come sempre, che l’intento è di dare un banale numero e un giudizio alla prestazione di quella determinata giornata e non di valutare il valore assoluto di una ginnasta. Né, tantomeno, un voto negativo andrebbe preso in cattiva maniera ma, anzi, se si vuole, può essere uno sprone. Perché, e ribadisco, qui nessuno ha qualcosa contro qualcuno. Con la speranza che tutto venga preso con la dovuta leggerezza…

 

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ERIKA FASANA: 9. La suggestione dello Tsukahara avvitato rimarrà per sempre. Perché ha fatto qualcosa di storico per la nostra ginnastica, perché è la seconda italiana (dopo Vanessa Ferrari) ad aver portato in gara uno degli elementi più difficili al corpo libero. Ma il voto alto va anche per il coraggio avuto nell’aumentare le difficoltà e soprattutto per il desiderio di competere seriamente a livello internazionale. Non dimentichiamoci poi l’eccellente doppio avvitamento al volteggio a cui ci ha ben abituato in Serie A ma che questa volta le ha regalato un eccellente 14.700 (suo top stagionale).

 

ELISA MENEGHINI: 8,5. Qualcosa meno rispetto a Erika perché c’è una differenza “storica”, ma a livello assoluto la brianzola ha meritato davvero tanto. Perché è stata la miglior italiana nel concorso generale, perché è riuscita a stare davanti a un’americana e a fare gli stessi punti dell’accreditata Baumann, perché ha vinto un eccellente argento alla trave e perché ha sfiorato il bronzo al corpo libero. Un grandissimo applauso per una super all-arounder capace sempre di trovare due importanti picchi.

 

GIORGIA CAMPANA: 7,5. Il suo weekend gira sostanzialmente su un numero: il 14. È il punteggio che è stata capace di stampare sulla trave durante il concorso a squadre e soprattutto alle amate parallele durante le finali di specialità, conquistando un meritato bronzo alle spalle delle statunitensi.

La romana torna così a toccare quota 14.000 sui suoi staggi dopo le due tappe di Serie A durante le quali aveva “faticato”. Il risultato è davvero importantissimo dal punto psicologico e dimostra che l’olimpica, con tanta caparbietà e serietà, sta tornando sui suoi livelli di forma. Si conferma una pedina fondamentale per la nostra Nazionale.

 

MARTINA RIZZELLI: 7,5. La comasca non riesce ad agguantare qualche podio individuale ed è la quarta italiana nel generale, ma il suo weekend va assolutamente elogiato. Soprattutto per due motivi: il solito fantastico doppio avvitamento al volteggio e l’introduzione di un bellissimo doppio teso al corpo libero, su cui sta continuando a migliorare (D Score da 5.7). Fa bene anche alle parallele, attrezzo su cui ha vinto l’oro agli ultimi EYOF, anche se la finale di specialità la premia col sesto posto.

Senza dimenticarci che, prima dell’ultima rotazione alla trave, era in piena lotta per essere la miglior italiana nell’all-around, distaccata di soli 0.15 punti dalla Fasana! Bravissima e un regalo anticipato per i 16 anni che ha compiuto ieri.

 

ALESSIA LEOLINI: 6,5. Un weekend ampiamente sufficiente per la toscana che sabato gareggia da individualista, si fa notare per un corretto approccio alla gara e non commette particolari errori. Ha avuto la bravura di provare i due salti al volteggio (unica insieme alla Skinner) e di conquistarsi così sul campo l’argento di specialità.

LAVINIA MARONGIU: 6/7. Prima uscita internazionale da senior, primo body azzurro tra le grandi. Non si è fatta intimorire e anzi ha brillato per compattezza e linearità, con una condotta di gara soddisfacente sempre ben oltre il muro dei 13 punti in tutte le specialità e capace di far meglio di Mori e Leolini.

LARA MORI: 5,5. Le tre cadute alla trave pesano come un macigno sulla prova della toscana che risulta così la peggiore tra le italiane. Non abbiamo avuto il piacere di poterla rivedere in gara durante le finali di specialità per un pronto riscatto.

 

Diamo un giudizio anche alle nostre juniores che hanno davvero stretto i denti e hanno lottato fino all’ultimo contro un’interessante Romania per il secondo posto. L’atteggiamento è sicuramente da elogiare.

IOSRA ABDELAZIZ. La miglior junior italiana nell’all-around di sabato, quarta alle parallele durante le finali di specialità di domenica.

PILAR RUBAGOTTI. Va assolutamente annotato il fantastico 14.000 al corpo libero messo in scena nella giornata di sabato: un signor punteggio guadagnato grazie a parecchia intensità artistica e acrobatica. Peccato che non sia riuscita a ripeterlo domenica e che si sia dovuta accontentare del quarto posto.

SOFIA BUSATO. Seconda miglior italiana nel concorso generale, sempre eccellente il suo volteggio (14.150 sabato). Peccato che durante le finali di specialità sia arrivata una caduta.

DESIREE CAROFIGLIO. Brava sul primo volteggio, peccato per la caduta sul secondo. Terza all-arounder azzurra.

ALICE LINGUERRI. L’emozione l’ha fatta da padrona e sono purtroppo arrivate tre cadute alla trave durante le finali di specialità.

CHIARA IMERAJ. Gara lineare nell’all-around, purtroppo non è riuscita a qualificarsi per le finali di specialità.

JOANA FAVARETTO. Gareggiava davanti al proprio pubblico che l’ha sostenuta incessantemente per tutte le tre ore di gara del sabato. Si è presentata da individualista e purtroppo non si è qualificata per nessuna finale di specialità.

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