Seguici su

Golf

Golf: l’Arnold Palmer Invitational con Francesco Molinari ma senza Tiger Woods

Pubblicato

il

Il Florida Swing, la serie di tornei disputati nello Stato americano, giunge a conclusione con il suo quarto ed ultimo atto, l’Arnold Palmer Invitational (montepremi $ 6.200.000), uno degli appuntamenti di maggiore rilevanza sul PGA Tour. Al Bay Hill saranno presenti tutti i migliori al mondo, ad eccezione di un solo grande escluso, uno dei più attesi ovunque, in particolar modo oltretutto sui green di Orlando.

Tiger Woods, infatti, ha dovuto rinunciare ad una delle gare forse più apprezzate dal n°1 al mondo, campione in carica e trionfatore ben otto volte sul percorso di proprietà, come si evince dal nome del torneo, della leggenda del golf Arnold Palmer. Il fenomeno di Cypress ha dovuto cedere agli ormai cronici problemi alla schiena, una costante finora nella stagione di Woods.

Ora che il gatto non c’è, dunque, i topi potranno ballare a loro piacimento e scatenarsi in assenza del ‘padrone di casa’. I più accreditati per la vittoria finale, in luce anche del prestigio del trofeo, per iscrivere un nome nuovo all’albo d’oro sembrano essere le tante stelle presenti nel field, a partire dal n°2 al mondo Adam Scott, molto regolare finora e da cui ci si attende un acuto nelle prossime settimane. Sempre a caccia di un successo importante che lo sblocchi definitivamente Rory McIlroy, mentre si sta lentamente ritrovando, dopo un inizio non entusiasmante, Henrik Stenson. Justin Rose (secondo lo scorso anno) vorrà dare continuità al 2° posto della settimana scorsa, tra i grandi favoriti come Sergio Garcia e Zach Johnson, brillanti in stagione sin qui. Proveranno a sfruttare il grande momento di forma Patrick Reed, recente vincitore del Cadillac Championship, e Bubba Watson, nuovamente in grande spolvero dopo un anno di appannamento.

Terzi lo scorso anno, tenteranno di inserirsi nel discorso vittoria anche Keegan Bradley e Rickie Fowler, sebbene entrambi non arrivino all’evento con il vento in poppa. Hanno le potenzialità per spiccare, tra gli europei, anche il gallese Jamie Donaldson, lo spagnolo Gonzalo Fdez-Castaño e soprattutto il nord-irlandese Graeme McDowell, in particolar modo se il punteggio dovesse mantenersi basso.

Non sarà al via Matteo Manassero, per dei colori azzurri che saranno difesi in Florida da Francesco Molinari. Chicco vorrà certamente migliorare il 34esimo posto dello scorso anno e affinare la condizione e il famigerato putt, con cui i problemi non sembrano cessare. Il torinese, inoltre, cercherà di rientrare tra i primi 50 del ranking mondiale, dopo essere scivolato al termine della settimana precedente in 53esima posizione. Un torneo, come di consueto, aperto ad ogni risultato per il fuoriclasse azzurro.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Federgolf

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità