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Golf: spettacolo garantito nel Cadillac Championship, con Manassero e Molinari

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Il Trump National Doral è pronto ad accogliere sessantanove tra i migliori golfisti del pianeta per il Cadillac Championship (montepremi $ 9.000.000), secondo torneo stagionale del mini-circuito dei World Golf Championships e garanzia di pathos e colpi di scena.

Difende il titolo Tiger Woods, ma il n°1 al mondo deve fare i conti con un gioco che ancora stenta a decollare e con dei problemi alla schiena, motivo per cui non ha concluso il recente Honda Classic. Viene a mancare, dunque, il classico ‘uomo da battere’ – sebbene il fenomeno di Cypress rimanga uno dei favoriti -, condizione che infiamma maggiormente la lotta per la vittoria finale tra i big. Potrebbe essere il torneo della definitiva svolta per Rory McIlroy, tornato sui suoi abituali livelli dopo un disastroso 2013 ma ancora alla ricerca dell’acuto che interrompa un digiuno di successi lungo ormai quattordici mesi. Oltre al nord-irlandese, tra i migliori al mondo possono puntare al bersaglio grosso, in particolare un Adam Scott sempre molto regolare, il vincitore dell’Accenture Match Play – Jason Day -, Sergio Garcia, Dustin Johnson, Bubba Watson, Matt Kuchar, Steve Stricker e il giovane fuoriclasse Jordan Spieth. Finora non hanno ottenuto grandi risultati Henrik Stenson, dominatore della scorsa stagione, Phil Mickelson, Graeme McDowell e Justin Rose, quest’ultimo afflitto anche da problemi ad una spalla, ma da tali fuoriclasse è lecito attendersi uno squillo importante in qualunque momento, specie in contesti del genere.

Il 12esimo posto conquistato all’Honda Classic, invece, è sicuramente un ottimo biglietto da visita per Matteo Manassero, in costante crescita nelle ultime due settimane statunitensi. Se il veronese dovesse confermare i recenti progressi, potrebbero aprirsi interessanti scenari per la stella italiana, magari non in chiave vittoria ma senz’altro per una possibile top ten, che rappresenterebbe soprattutto un risultato fondamentale in vista della Ryder Cup. La sfida Europa-Usa è, ovviamente, anche nel mirino di Francesco Molinari e, con il ricco montepremi in palio, un piazzamento di prestigio potrebbe pesare in modo sostanziale nell’ordine di merito. Il torinese sta vivendo una stagione finora regolare, al limite dell’anonimato e senza sussulti, ma il 31enne ci ha abituato a progressioni costanti con il passare delle settimane.

Foto: trumphotelcollection.com

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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