Editoriali
‘Italia, come stai?’: diffusi segnali di salute…
Il fine settimana appena terminato ha mostrato un’Italia pimpante ed in crescita in diversi sport.
Partiamo dal judo, disciplina la cui ascesa verso la primissima fascia diventa sempre più accentuata. Nel prestigioso Gran Prix di Tbilisi sono arrivate 4 medaglie: due ori (Edwige Gwend e Assunta Galeone) e due argenti (Walter Facente e Rosalba Forciniti). Gli azzurri hanno sconfitto avversari di assoluto spessore, ma è bene ricordare come alla competizione fossero assenti nazionali del calibro di Giappone, Francia e Olanda. Ciò non toglie che il livello del judo tricolore sia in costante progresso. Il primo vero banco di prova stagionale sarà rappresentato dagli Europei che si svolgeranno a fine aprile. L’Italia è rimasta a secco di medaglie nelle ultime due rassegne continentali, ma l’impressione è che ora possa imprimere un deciso cambio di passo, soprattutto al femminile.
Ottimi anche i riscontri giunti dall’equitazione, con Vittoria Panizzon seconda nella Nations Cup di completo a Fontainebleau. Un’amazzone giunta gradualmente nell’elite internazionale, ormai una delle punte dello sport italiano nel percorso di avvicinamento alle prossime Olimpiadi. Sensibili anche i progressi di Valentina Truppa nel dressage, sul podio in Olanda in una prova di World Cup. Considerando che anche il settore del salto ostacoli vive un periodo di interessante fermento, si può dire che l’equitazione nostrana abbia intrapreso finalmente la strada giusta.
Si conferma al vertice anche la ginnastica ritmica, con le Farfalle azzurre per tre volte seconde in Coppa del Mondo a Stoccarda, sempre precedute dall’inarrivabile Russia. Una nazionale che da un decennio non fallisce mai i grandi appuntamenti e riesce a rinnovarsi grazie ad un vivaio florido e coltivato in maniera egregia.
Continua a mietere successi la scherma, le cui vittorie, purtroppo, si danno ormai quasi per scontate. Il ‘Dream Team’ di fioretto femminile sa solo vincere ed anche a Torino non ha lasciato spazio alle avversarie. Andrea Cassarà ha trionfato nella prova individuale di fioretto maschile a Bonn, mentre l’Italia è giunta seconda nella competizione a squadre di sciabola maschile a Mosca. Nella notte, infine, è arrivato il podio nella spada maschile a Vancouver del 20enne Marco Fichera, al primo podio in carriera in Coppa del Mondo.
Della Milano-Sanremo abbiamo già parlato diffusamente. Per il Bel Paese resta il tabù della Classicissima che dura dal 2006, mentre l’ultima ‘Monumento’ risale al 2008. Eppure proprio l’Italia è stata la nazione con più uomini nelle prime posizioni, con Nibali che ha dato spettacolo sulla Cipressa e due giovani come Battaglin e Colbrelli che ci hanno provato fino in fondo. Forse non è ancora arrivato il momento delle vittorie: il vuoto generazionale degli anni ’80 si sta colmando lentamente solo adesso. Eppure ci sono le premesse per tornare ad alzare le braccia al cielo in tempi brevi.
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federico.militello@olimpiazzurra.com