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Judo: dove possono arrivare le azzurre? Grande inizio di stagione

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Con l’andare avanti della stagione ci rendiamo sempre più conto di come i successi del judo italiano ad inizio 2014 non siano stati solo un miraggio. In effetti, dopo le medaglie dei Continental Open, sono arrivate quelle ancora più prestigiose del Grand Prix di Tbilisi a confermare questa svolta che sembra essere cominciata già alla fine dello scorso anno. Ad ottenere i risultati più importanti sono state soprattutto le ragazze di Dario Romano, mentre il settore maschile, guidato da Pino Maddaloni, ha visto in Walter Facente il suo salvatore sui tatami georgiani.

Tra le poche luci del 2013, Edwige Gwend (-63 kg) non sembra essere intenzionata a cedere quel posto di leader del movimento judoista italiano che aveva conquistato l’anno scorso. Dopo la medaglia d’argento dell’European Open di Sofia ed il bronzo di Roma, l’atleta di origine camerunense ha ottenuto il primo podio in carriera in un Grand Prix, gudagnando addirittura l’oro. Ciò che rende del tutto eccezionale questo trionfo è la vittoria, in finale, contro l’israeliana Yarden Gerbi, numero uno mondiale e campionessa iridata in carica. Certo, la Gerbi non si trova in uno dei suoi migliori momenti, come dimostrato dalla prematura eliminazione al Grand Slam di Parigi, ma per la Gwend potrebbe trattarsi di una vittoria importante soprattutto dal punto di vista psicologico. Ormai l’azzurra sa di avere le capacità necessarie a battere chiunque e che non parte sconfitta contro nessuna avversaria. I mezzi fisici e tecnici, del resto, li ha sempre avuti, ma forse era proprio questo aspetto mentale a mancarle.

Anche per Assunta Galeone, oro nella categoria -78 kg, quella di Tbilisi rappresenta la prima medaglia in assoluto in un Grand Prix. Questo successo, inoltre, arriva subito dopo quello ottenuto nell’European Open di Sofia. Quello che manca alla ventottenne, però, è proprio un successo su una grandissima del judo internazionale, visto che la partecipazione nella sua categoria a Tbilisi è stata meno numerosa e di minor qualità rispetto, ad esempio, a quella della Gwend. La aspettiamo quindi sui prossimi banchi di prova per confermare queste vittorie contro atlete dal palmarès più cospicuo.

Poche sono oramai le parole per descrivere le imprese di Rosalba Forciniti: la medagliata olimpica della categoria -52 kg non si vede quasi mai sui tatami internazionali, ma quando si presenta è per conquistare una medaglia. Dopo il bronzo di Londra 2012, la cosentina aveva avuto problemi con il ginocchio destro, fino ad essere costretta a subire un’operazione. Il suo rientro era quindi avvenuto ad ottobre, con la sorprendente medaglia d’oro all’European Open di Roma. Questa volta l’azzurra si è presentata a Tbilisi per aprire al meglio il suo 2014, e lo ha fatto con una bella medaglia d’argento, impreziosita dalla vittoria in semifinale sulla tre volte campionessa europa Natal’ja Kuzjutina (Russia). Questo risultato ripropone il dilemma di abbondanza che vedrà probabilmente una lotta all’ultimo ippon con la giovane Odette Giuffrida, già sul podio a Roma ed a Sofia quest’anno, per la conquista della qualificazione olimpica. La diciannovenne, infatti, ha già escluso, in un’intervista rilasciata ad Olimpiazzurra, la possibilità di un cambio di categoria. Ricordiamo che oramai mancano solo due mesi all’inizio del periodo di qualificazione a Rio 2016.

La solidità della squadra femminile è stata confermata anche dal quinto posto di Valeria Ferrari (-70 kg). La ventunenne, comunque, quest’anno ha già collezionato un podio con il terzo posto dell’European Open di Sofia.

Discorso meno ottimista, invece, per il settore maschile, dove – va detto – la concorrenza è stata più numerosa e di maggior livello, ad iniziare dalla presenza dei tanti atleti di casa. L’unica medaglia per i ragazzi di Pino Maddaloni è arrivata da Walter Facente nella categoria -90 kg. L’azzurro ha ceduto solamente al georgiano Zviad Gogotchuri in finale, migliorando, per posizione e prestigio, il terzo posto ottenuto il mese scorso all’European Open di Oberwart (Austria).

Le prove degli altri azzurri sono state ben al di sotto delle aspettative. Solamente Antonio Ciano (-81 kg) ed Elio Verde (-66 kg) sono riusciti a collezionare una vittoria, mentre per il resto sono arrivate solo sconfitte, per di più contro atleti alla portata degli italiani. Oro all’European Open di Praga ad inizio mese, Verde è in effetti l’unico ad aver ceduto contro un alteta di grande caratura internazionale, l’ucraino Georgij Zantaraja. Aspettiamo quindi i prossimi tornei per vedere se ci sarà un’inversione di rotta, ricordando che oramai manca solamente un mese agli Europei di Montpellier.

GRAND PRIX TBILISI: DAY 1DAY 2DAY 3MEDAGLIERE

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Immagine: IJF

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