Ciclismo

Mondiali ciclismo su pista: Viviani/Coledan al 6° posto nel madison

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Si chiude con lo spettacolare madison, o Americana, il Campionato del Mondo di ciclismo su pista a Cali, in Colombia.
L’Italia coglie qui uno dei migliori piazzamenti di tutta la manifestazione: Elia Viviani e Marco Coledan terminano infatti al sesto posto con 12 punti, a fronte dei 18 della Spagna, dei 14 della Repubblica Ceca, degli 8 della Svizzera e dei 4 dell’Austria. E’ stata la giuria a riscrivere, nella tarda notte italiana, la graduatoria, retrocedendo in quinta posizione il Belgio, che pure aveva esultato per la medaglia, perché la coppia fiamminga aveva perso un giro; l’Italia, anch’essa con un giro di ritardo, era inizialmente accreditata della quinta posizione. La coppia veneta ha il grande rammarico di aver perso il podio unicamente nei venti giri conclusivi, quando probabilmente la stanchezza è subentrata nelle gambe dei nostri atleti portando via anche una certa lucidità tattica; fino ad allora, la condotta di gara era stata davvero positiva.
Infine, nell‘omnium femminile il successo va come da pronostico alla statunitense Sarah Hammer, che aveva già messo una seria ipoteca sull’oro dopo la prima giornata; la britannica Laura Trott è argento e l’australiana Annette Edmonson è bronzo, mentre Simona Frapporti è quattordicesima al termine di una gara piuttosto regolare con lo squillo più importante nell’inseguimento e le difficoltà maggiori in corsa a punti e scratch.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

1 Commento

  1. ale sandro

    3 Marzo 2014 at 09:56

    In realtà parrebbe che il giro alla fine la Spagna ,la Svizzera, la Repubblica Ceca e l’Austria lo abbiano conquistato, così oro agli spagnoli, argento e bronzo a cechi e svizzeri, e solo 5° posto per i belgi che avevano fin lì dominato. Italia 6°, con una buona gara per i suoi tre quarti da parte degli azzurri ,con un Coledan al debutto o quasi nella specialità a questi livelli, e qualche ingenuità nel finale che sono costate care, oltre ovviamente alla stanchezza accumulata in precedenza.
    Questo risultato con il 5° posto di Coledan nell’inseguimento e il 7° della Bronzini nella corsa a punti sono i risultati migliori. Credo che coi sia poco da aggiungere, si commentano da soli.
    Una sola gigantesca domanda che mi piacerebbe fare a tecnici e dirigenti sarebbe :
    Cosa concretamente viene fatto da Coni e Federazione di Di Rocco, per poter preparare i quadrienni olimpici con la serie di juniores e di atleti ventenni o poco più che abbiamo nei vari settori della pista(atleti da podi di categoria continentali e mondiali), e se c’è l’intenzione di creare dei gruppi di lavoro per atleti che si dedichino in pieno a questa attività dai 16-18 ai 24-26 anni (o di invogliare gli stessi atleti a dedicarcisi costantemente alla pista lasciando in un secondo piano la strada , magari da riprendere più avanti), invece di far sì che possano rimanere parcheggiati in qualche squadra di seconda o terza fascia per gareggiare su strada, sfruttando così al cento per cento l’unico velodromo al coperto che abbiamo, ma che dopo tanto patire finalmente ora abbiamo. Sarei curioso di sentire/leggere le risposte dei vari Villa e Salvoldi, peraltro in questo mondiale anche loro non esenti da errori , così come gli atleti stessi (Bronzini, Viviani , Coledan compresi), oltre ovviamente alla risposta del presidentissimo Di Rocco o di chi per lui.

    • Marco Regazzoni

      3 Marzo 2014 at 11:59

      Vero, stamattina ho notato il cambiamento nella classifica, grazie della segnalazione. Oggi pomeriggio uscirà un articolo nel quale cercheremo di analizzare i problemi del movimento..;)

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