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NBA: Datome sempre più relegato in panchina, Belinelli non solo tiratore

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Torna il solito appuntamento con la NBA e l’analisi sull’ultima settimana dei nostri azzurri. Con Gallinari e Bargnani fuori per infortunio, focalizziamo il nostro interesse su Datome e Belinelli, che stanno attraversando un momento della loro carriera completamente opposto

Quest’estate al momento della firma del contratto con i Pistons, Gigi Datome sapeva di andare incontro ad una nuova difficile avventura, ma la speranza era comunque quella di giocare e crescere in questa prima stagione americana e di fare esperienza in una lega completamente diversa rispetto al campionato italiano o all’Eurolega. Sicuramente l’ala sarda non poteva prevedere un anno di sola panchina e con pochissimi minuti a disposizione per mostrare le sue qualità. Con coach Cheeks il feeling non è mai scattato ed ora si pensava che con l’arrivo in panchina di John Loyer potesse cambiare qualcosa per il capitano della nostra nazionale. Invece tutto è rimasto come prima, con Gigi costretto a vedere quasi tutta la partita a bordo campo, per poi entrare solamente nei minuti finale del garbage time. L’ultima apparizione di Datome risale al 26 Febbraio e alla sfida con i San Antonio Spurs, dove l’ex giocatore dell’Acea Roma è sceso in campo per un solo minuto.
La sensazione è quella che ormai per tutto l’anno andrà così e forse Gigi dovrà sperare di finire in una trade o che succeda qualcosa all’interno del roster di Detroit, perchè altrimenti non avrebbe davvero senso restare in NBA per fare il panchinaro a vita.

Anche Marco Belinelli faticò molto nella sua prima stagione a Golden State, ma alla fine il bolognese ha saputo prendersi le sue rivincite e diventare un giocatore importante in questa lega. Dopo il febbraio magico con la vittoria nella gara da tre punti dell’All Star Game e una serie di grandi prestazioni in maglia Spurs, è arrivato un leggero calo in questa prima settimana di marzo. San Antonio non si è di certo fermata e ha vinto sia contro Dallas sia contro Cleveland e il Beli ha messo a referto rispettivamente cinque ed undici punti nelle due gare. Marco in queste due gare ha faticato al tiro, segnando solo 1/9 dall’arco, mentre importante è il numero di tiri liberi tentati nell’ultimo periodo. Un dato in continua crescita, sintomo di come la guardia bolognese non si limiti al solo tiro da fuori, prendendosi anche iniziative personali al ferro, riuscendo a variare in questo modo l’attacco degli Spurs. Manna dal cielo per coach Popovich.

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

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