Pattinaggio Artistico
Pattinaggio, Mondiali: domani c’è Carolina, la Russia “nasconde” Sotnikova
L’inizio della fine. Domani mattina, quando in Italia saranno le 07:55, prenderà il via il programma corto del singolo femminile ai Mondiali di pattinaggio di figura in corso di svolgimento a Saitama (Giappone). Nel penultimo gruppo di merito, in quarta posizione, si esibirà Carolina Kostner che, salvo improbabili sorprende dell’ultimo momento, prenderà parte alla sua ultima competizione internazionale.
La ventisettenne di Bolzano calamiterà su di sé tutte le attenzioni, e per motivi differenti. Come sempre negli ultimi dieci anni, Carolina sarà una pretendente al podio, per quella che potrebbe essere la sua sesta medaglia iridata delle sua carriera. Ma soprattutto ci sarà la volontà di vederla pattinare ancora una volta, per il semplice piacere di godersi la sua esibizione.
Parlando dell’aspetto puramente competitivo, non ci sarà la sua storica rivale Kim Yu-Na: dopo il discusso argento olimpico, la sudcoreana ha deciso di chiudere la sua carriera senza prendere parte all’appuntamento iridato. E non ci sarà neanche la campionessa olimpica, quell’Adelina Sotnikova che la Russia ha deciso di tenere a riposo, forse per non esporla ad una giuria imparziale che metterebbe in risalto quelle mancanze che a Soči erano passate inosservate. Ufficialmente, la Federazione Russa ha dichiarato che la diciassettenne, stressata dall’appuntamento a cinque cerchi, necessita di un periodo di riposo prima di iniziare la preparazione per la prossima stagione. Ma soprattutto necessita di una lunga preparazione per eseguire un esercizio che giustifichi i punteggi assegnati dalla giuria olimpica.
La sfida iridata potrebbe quindi giocarsi sull’asse Bolzano-Ekaterinburg, la città natale di Julija Lipnickaja. La quindicenne, laureatasi campionessa d’Europa ma deludente ai Giochi Olimpici, sarà la principale avversaria per Carolina Kostner. La russa cercherà di ripetere quanto fatto alla rassegna continentale, mentre l’azzurra potrà puntare sulla sua grande esperienza e sulla prestazione olimpica, dove invece la giovane Lipnickaja ha mostrato tutti i suoi limiti.
Ad inserirsi in questo duello potrebbe essere l’altra russa, Anna Pogorilaja, oppure una rediviva Mao Asada, che vorrà a sua volta salutare i grandi palcoscenici con una prestazione degna del suo nome, che faccia dimenticare il disastro del corto di Soči. Attenzione anche alle due statunitensi, Ashley Wagner e Gracie Gold.
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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com