Pattinaggio Artistico

Pattinaggio, Mondiali: è Hanyu il più forte. Doppietta giapponese

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Quest’anno c’è poco da fare contro Yuzuru Hanyū: dopo l’oro olimpico ottenuto il mese scorso, il diciannovenne nipponico ha conquistato anche la medaglia d’oro ai Mondiali di Saitama, davanti al pubblico di casa. Dopo un programma corto sotto tono, il pattinatore del Sol Levante si è rifatto sfoderando uno dei suoi liberi migliori, che gli è valso 191,35 punti, a soli due punti dal suo record personale stabilito alle finali del Grand Prix (193,41). Hanyū è stato il migliore sia nel punteggio tecnico (99,93) che nei components (91,42) ed ha chiuso con un totale di 282,59 punti, rimontando dalla terza alla prima posizione.

Al comando dopo il programma corto, Tatsuki Machida non ha potuto resistere al ritorno del connazionale, terminando la sua avventura iridata a soli 33/100 di punto dal vincitore. Il ventiquattrenne può comunque dirsi soddisfatto, avendo ottenuto la sua prima medaglia mondiale con un libero da 184,05 punti, quasi dieci in più del suo primato personale stabilito quest’inverno a Skate America. Il totale di 282,26 poi, è di quasi diciassette punti migliore rispetto a quello ottenuto negli Stati Uniti.

Medaglia di bronzo per il capione europeo, lo spagnolo Javier Fernández, che scivola dal secondo al terzo posto in seguito alla rimonta di Hanyū. Il madrileno, che a breve compirà ventitré anni, conferma quindi il terzo posto dello scorso anno, anche se con i suoi 179,51 punti del programma libero resta ben lontano dal primato ottenuto nella rassegna continentale. Il suo totale è di 276,93 punti.

Autori di buoni liberi, hanno rimontato fino a raggiungere le posizioni a ridosso del podio il russo Maksim Kovtun (quarto con 246,37 punti) e lo statunitense Jeremy Abbott (quinto con 246,35 punti), anche se i loro punteggi evidenziano un netto distacco rispetto al trio di testa. Resta sesto il terzo giapponese, Takahiko Kozuka (238,02), mentre perde due posizioni il cinese Han Yan (231,92). Completano la top 10 lo statunitense Max Aaron (225,66), il francese Chafik Besseghier (224,19) ed il ceco Tomáš Verner (223,14), quarto dopo il corto, che ha chiuso quest’oggi la sua carriera.

Per l’Italia era presente Ivan Righini, che ha fatto segnare il dodicesimo libero (143,66, record personale) ed ha guadagnato una posizione nella classifica complessiva, terminando alla tredicesima piazza con il primato personale di 213,09.

Non ha invece potuto prendere parte alla prova il ventitreenne ceco Michal Březina, vittima di un problema alla caviglia durante l’esecuzione dello short program.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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