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Rugby | UFFICIALE: l’Italia ancora nel Pro12 per altri quattro anni

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La questione celtica si è ufficialmente chiusa: l’Italia resta nel Pro12 per altri quattro anni e la FIR diventa a tutti gli effetti socio paritario. L’ufficialità è arrivata dalla Federazione in giornata, dopo il summit di Londra di martedì. Resta, ora, da sciogliere il nodo relativo alla partecipazione o meno di una franchigia veneta – i Dogi -, che sostituirebbe il Benetton Treviso, con le Zebre naturalmente confermate.
Il comunicato FIR

Si è tenuta martedì a Londra una proficua riunione tra i vertici della FIR e delle altre Federazioni (IRFU, WRU, SRU) di Celtic Rugby. 

Nel corso dell’incontro, svoltosi all’insegna della massima collaborazione, sono stati affrontati tutti gli argomenti ed è stato raggiunto un accordo per l’ingresso di FIR quale socio paritario all’interno di Celtic Rugby a partire dall’1 luglio 2014.
 
Le Federazioni ritengono di aver definito e risolto tutti i punti per la partecipazione a pieno titolo di due squadre italiane.
 
Per il prossimo quadriennio, FIR garantirà la partecipazione di due squadre italiane nella competizione attualmente denominata RaboDirect PRO12.
 
Il protocollo d’intesa tra FIR e le altre Federazioni verrà ufficialmente sottoscritto nel prossimo periodo.
 
“Abbiamo trovato massima disponibilità da parte delle altre Federazioni – ha dichiarato il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi – e siamo soddisfatti dell’esito finale della trattativa. Voglio ringraziare il CEO di Celtic Rugby John Feehan ed i colleghi Presidenti delle altre federazioni per aver compreso ed accolto le nostre istanze.
Sono sempre stato un sostenitore della partecipazione italiana ad un torneo internazionale che reputo capitale per la crescita del rugby italiano di alto livello – ha aggiunto Gavazzi –  e ritengo che con questo nuovo accordo il nostro movimento potrà muovere ulteriori passi avanti, con benefici a breve, medio e lungo termine per il rugby nel nostro Paese”. 

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

1 Commento

  1. Al

    7 Marzo 2014 at 10:41

    Forse mi sono perso le ultime novità sul fronte britannico, ma le squadre gallesi non erano in predicato di iscriversi alla lega inglese? So che hanno ricevuto dei prestiti dalla WRU e questo forse scongiura il cambio di lega. Quindi: irlandesi e scozzesi confermati, gallesi trattenuti, italiani potenziati. Sembra tutto bene. Io personalmente ritengo che la scelta della FIT di mandare due squadre in un campionato di più alto livello sia stata giusta, all’epoca. Ora sono passati alcuni anni e andrebbe affrontato in modo deciso il problema del movimento rugbistico italiano, davvero sottosviluppato come numeri e risultati. Forse, a questo punto, i 70 o quanti sono milioni che la FIR spenderà per partecipare (da ora per co-dirigere) la Celtic League si potevano usare per portare tanti, ma proprio tanti giocatori di buon livello nel campionato italiano e promuovere l’attività giovanile. Solo un’ipotesi.

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