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Sei Nazioni 2014, Italia-Inghilterra: azzurri per l’onore

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E’ l’ultima partita, ma più che la gioia di giocarla nell’ambiente ovale del Bel Paese si respira la voglia di togliersi un peso dalla coscienza. Come se tutto fosse già segnato, un film già visto. Noi, sabato pomeriggio a Roma, saremo le vittime sacrificali di un’Inghilterra che cercherà di vincere la partita con un ampio divario per provare a conquistare il torneo più ambito d’Europa: il Sei Nazioni 2014.

E invece, no. Se ragionassero così Brunel e i suoi ragazzi, allora tanto varrebbe starsene a casa. Si eviterebbero placcaggi, infortuni, figuracce e critiche.  Lo stadio Olimpico che sarà ancora una volta stracolmo di gente appassionata dell’Italrugby merita qualcosa di diverso. Vuole vedere una squadra che ci prova, non molla, combatte e regala 80′ minuti di passione, aldilà del risultato finale.

Dal punto di vista squisitamente tecnico in quasi tutte le aree del gioco gli inglesi ci sono al momento nettamente superiori, eppure gli azzurri dovranno adeguarsi. Serve tirar fuori qualcosa da dentro che va oltre la trasmissione dell’ovale, un salto in touche, una spinta in mischia.

Domani bisogna guardare i compagni, dritti negli occhi, e trovare qualcuno disposto a sacrificarsi per l’altro. Senza remore o timori. Senza paura. Ritrovando il gusto di giocare per esplorare e superare, prima degli avversari, i propri limiti riguadagnandosi il rispetto e cercando di mostrare tutto l’onore, verso la maglia che si indossa, di cui si dispone.

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Foto: Fotosportit/Fir

michele.cassano@olimpiazzurra.com

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