Sollevamento Pesi
Sollevamento pesi, Mirco Scarantino: “Agli Europei me la gioco con tutti”
ESCLUSIVA – Mirco Scarantino in rampa di lancio. Dopo una brillante carriera giovanile, culminata lo scorso anno con l’oro europeo Under23 nei -56 kg, il 19enne nisseno vanta già una consistente esperienza in campo internazionale, dal 14mo posto alle Olimpiadi di Londra 2012, fino al settima posizione iridata conquistata lo scorso autunno. Proprio ai Mondiali senior di Wroclaw 2013 il giovane siciliano si è consacrato tra i migliori del pianeta della sua categoria, anche se per il podio la strada resta lunga. Diverso il discorso, invece, in campo europeo, dove Mirco, esattamente tra 10 giorni, andrà a caccia di una medaglia nel totale nella rassegna continentale di Tel Aviv (Israele) dopo il bronzo vinto lo scorso anno nella prova di slancio.
Scarantino si racconta in esclusiva per Olimpiazzurra alla vigilia del primo appuntamento cruciale di una stagione in cui il clou sarà rappresentato dai Mondiali che a novembre assegneranno i primi pass olimpici per Rio 2016.
Mirco, parlaci della preparazione effettuata per arrivare pronto agli imminenti Europei.
“Devo dire che la preparazione è andata abbastanza bene, sono in buona forma, come ho potuto constatare ai Campionati italiani. Lì ho vinto con 240 kg nel totale ed ho provato a sollevare 115 nello strappo e 145 nello slancio, ovvero le misure che vorrei realizzare agli Europei. Non ce l’ho fatta veramente di poco, ma c’è da dire che per gli Assoluti ero in piena fase di allenamento e non avevo fatto neppure uno scarico pre-gara. Per cui sono fiducioso“.
115+145 fa 260 nel totale, il che significherebbe migliorare il tuo record italiano di 6 kg. Inoltre l’anno scorso agli Europei si è vinto con 261…Insomma, punti ad entrare nell’elite del Vecchio Continente?
“L’obiettivo è salire sul podio nel totale, dato che l’anno scorso non ce l’ho fatta per poco, finendo quinto. Se riesco a migliorarmi e fare 260, me la gioco con tutti. Il favorito resta il campione in carica moldavo Oleg Sirghi, ma occhio anche allo spagnolo (Josué Brachi, ndr) ed al veterano belga (Tom Goegebuer) che è sempre pericoloso (clicca qui per la entry-list completa della gara)“.
A novembre i Mondiali di Almaty (Kazakistan) assegneranno i primi biglietti olimpici. La tattica sarà quella di effettuare le prime prove di strappo e slancio ‘in sicurezza’ e con un peso inferiore per conquistare il piazzamento necessario?
“Vedremo, sono situazioni di gara da valutare sul momento. Il sollevamento pesi è uno sport che si basa molto sulla tattica. Comunque l’obiettivo è qualificarmi subito per le Olimpiadi, per farlo dovrò arrivare tra i primi 15 ai Mondiali. Sia io che Genny Pagliaro stiamo andando alla grande in allenamento e sono sicuro che possiamo arrivare a quell’evento al 110%“.
Nel 2013 sei giunto settimo ai Mondiali, ma il podio resta distante 25-30 kg, oggettivamente tanti. Si può colmare il gap verso Rio 2016?
“Devo dire la verità, è molto difficile. Gli atleti asiatici sono fortissimi, si allenano sin da piccolissimi ed arrivano a sollevare delle misure incredibili, che lasciano senza parole. A me non piace fare proclami, ma penso che lavorando sodo posso puntare ai 270 kg nel totale, oltre mi sembra difficile, ma vedremo“.
Ai recenti Campionati italiani Under17 hai intravisto qualche giovane talento che potrà ripercorrere le tue orme?
“Mi è piaciuto molto Mirko Zanni (vincitore della categoria -69 kg con 252 kg, misura con cui avrebbe trionfato in tutte le categorie successive fino alla -94 kg!, ndr), ha del potenziale ed in lui rivedo la mia stessa fame per emergere“.
Il tuo coetaneo Michael Di Giusto, dopo aver rivaleggiato con te a livello giovanile, ha cambiato categoria, passando ai -62 kg: quanto era importante avere uno stimolo all’interno della stessa squadra?
“Devo ammettere che uno stimolo così non mi dispiaceva, il confronto era importante. Però grinta e determinazione non mi mancano, quando vado in palestra lo faccio sempre per migliorare ed arrivare più in alto. Auguro ogni bene a Michael, passare di categoria non è facile, è stata una scelta coraggiosa“.
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federico.militello@olimpiazzurra.com
Foto: FIPE