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Pallavolo
Volley, Playoff Scudetto: che quarti di finale! Le pagelle…
Ieri si è disputata la gara2 dei quarti di finale dei playoff scudetto (clicca qui per cronaca e risultati) e si sono subito formate le semifinali: Piacenza-Perugia e Macerata-Modena.
MODENA. Che impresa. Eliminare così i Campioni d’Italia, con un secco 2-0, espugnando il Pala Trento, replicandosi di fronte al proprio pubblico. Se tre giorni fa la palma del migliore era tutta di Bruninho, ieri pomeriggio la prova è stata corale e il successo passa per le bombe di Ngpaeth (16, 54% in attacco) e Bartman (15 punti, con 3 muri) e soprattutto per un incredibile Kovacevic, decisivo nel momento cruciale di tutta la serie: Verona conduce 2-1, ma Trento è sul 24-20 e ha quattro set point per trascinare la contesa al tie-break; Uros sale in cattedra, infila da solo quattro punti consecutivi e poi lascia alla coppia Bartman-Ngapeth il compito di chiudere.
Gli emiliani tornano in semifinale dopo tre anni di attesa e, in uno stato di grazia come questo, sono determinati a lottare fino in fondo per provare a riportare lo scudetto a casa: manca dal 2001 e anche quella volta la regular season non fu delle migliori…
LUCA VETTORI. Nessun problema per Piacenza contro Città di Castello (demolita 3-1 e 3-0). In gara1 il Re fu uno stratosferico Simon; in gara2 il dominatore è l’azzurro che stampa a terra 22 punti (63% in attacco), ma che soprattutto brilla al servizio, dove riesce addirittura a piazzare 6 aces!
Gli emiliani volano tranquillamente alle semifinali e sfideranno Perugia per centrare la loro seconda finale consecutiva, dopo quella persa lo scorso anno contro Trento.
IVAN ZAYTSEV. Non ne sbaglia praticamente una e sfianca le flebili resistenze di Verona. 17 punti (78% in attacco), accompagnati dai muri di Podrascanin e dalle buone prove di Parodi e Baranowicz, bastano e avanzano per demolire gli scaligeri, capaci sì di sfiorare l’impresa in gara1 ma annullati rapidamente in gara2. Ora i cucinieri volano in semifinale e proseguono il sogno del loro terzo scudetto, dopo essere usciti in semifinale lo scorso anno contro Piacenza.
SIMONE BUTI. Non saranno i 42 punti del record, ma i 13 che l’azzurro piazza sul campo di Cuneo consentono a una fantastica Perugia di volare alle semifinali. Questa volta, infatti, non c’è il solito fenomenale Atanasijevic che stecca la prima partita della stagione (5 punti, 21%) ma i compagni Petric (14), Cupkovic (19) e il Buti dal 64% in fase offensiva (con 2 punti e 2 muri).
Gli umbri conquistano così la prima semifinale della loro storia, alla seconda partecipazione assoluta ai playoff, e proseguono un sogno imprevedibile alla vigilia del campionato.
TRENTO. Si era già capito che la rincorsa alla riconferma tricolore sarebbe stato durissima e così è stato. I Campioni d’Italia escono al primo turno dei playoff, conquistando un solo set sui sette disputati, facendosi violare il proprio palazzetto e non dando mai l’impressione di poter quantomeno lottare fino in fondo per le semifinali. La sensazione è che ieri pomeriggio sia finito definitivamente un ciclo, quello della squadra più forte del Pianeta in regime di rally point system, quello della formazione capace di conquistare tre scudetti, tre Champions League, quattro Mondiali negli ultimi sette anni.
Lo smantellamento estivo ha pesato tantissimo (via Raphael, Juantorena, Kaziynski), gli infortuni di febbraio hanno dato la mazzata definitiva ai gialloblu (Sokolov, Szabo, Birarelli), incapaci di opporsi al grande stato di forma di Modena. Dalla stagione 2007-2008, Trento disputava la finale scudetto, sei atti conclusivi consecutivi, un vero record che si è spezzato al Pala Panini. Per una formazione che non si fermava così presto dal 2006-2007 (quando concluse la regular season all’ottavo posto), che chiude la stagione senza titoli (la Supercoppa di settembre è un lontanissimo ricordo) proprio come non succedeva dal 2006-2007.
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