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Nuoto

Assoluti Riccione 2014. Il pagellone della quinta e ultima giornata

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NICCOLO’ BONACCHI 9. Dopo Ciccarese e Mencarini, mancava solo il suo squillo che si è fatto attendere ma è arrivato bello potente. Record italiano che cancella il “gommato” del Di Tora “romano” a cinque anni dall’exploit del ferrarese, allora finalista mondiale, oggi solo quinto. Bonacchi ha talento purissimo, è il re dei 50 ma in prospettiva olimpica deve allungare la distanza.

ERIKA FERRAIOLI 7. E’ la dimostrazione che anche attorno ai trent’anni si può essere atlete di livello. Tocca due centimetri prima della Di Pietro e sale sul gradino più alto del podio nei 50, proponendosi come protagonista nella 4×100. Cosa chiedere di più?

AURORA PONSELE’ 8. Strappa la convocazione per Berlino dominando gli 800 che a questo punto sono la sua gara, visto che nei 1500 aveva un po’ deluso. Stavolta parte forte e tiene il ritmo, pur soffrendo nel finale. Ha margini di miglioramento nella getione della gara ed è una realtà del mezzofondo azzurro. Il suo è il terzo tempo in Europa.

ANDREA MITCHELL D’ARRIGO 8.5. Nuota su livelli sconosciuti da queste parti da cinque anni a questa parte. Il lavoro negli Usa lo porta al numero 10 al mondo nella gara che forse sente meno sua. Crescerà e non si addormenterà più come nelle batterie dei 400. Crescerà e potr regalare gradi soddisfazioni all’italnuoto. Già ora dà la sveglia a tutto il settore.

FILIPPO MAGNINI 7.5. Cinque anni dopo torna a nuotare i 200 stile in 1’47″5 senza costumone e alla veneranda età di 32 anni. Stavolta Re Magno zittisce tutti gli scettici. Il “grande vecchio” del nuoto italiano c’è ed è pronto per la prossima sfida che potrebbe essere quella di salire sul podio con entrambe le staffette a Berlino. Il suo compito non è esaurito.

ARIANNA CASTIGLIONI 8. Conferma quanto di buono mostrato nei giorni precedenti mettendo in fila tutte le rivali sui 100 rana e ribadendo che a Berlino la diciassettenne di Busto Arsizio ci sarà e non certo con la volontà di fare la comparsa.

MARTINA DE MEMME 5. Poco meno di un anno fa stupiva tutti conquistandosi il posto per i Mondiali di Barcellona nel mezzofondo. Adesso la condizione non c’è ma i 20 secondi di distacco negli 800 sono obiettivamente troppi per un’atleta che ha potenzialità da finale mondiale o giù di lì.

LUCA PIZZINI 7. vince i 200 rana con il terzo tempo al mondo dell’anno e rimette un po’ in sesto una specialità che ultimamente non sta regalando troppe soddisfazioni ai colori azzurri. Non è un crack ma è pur sempre un buon inizio.

FRANCESCO PAVONE 5.5. La vittoria nei 200 farfalla, la specialità forse più povera di contenuti oggi in Italia, non basta a strappare la sufficienza. resta lontano dal limite per Berlino e dovrà limare centesimi su centesimi per essere competitivo in Germania.

STEFANO PIZZAMIGLIO 5.5.  Quale migliore occasione per stampare il personale che avere a fianco un rivale che fa il record italiano? E invece niente da fare per un atleta che lascia sempre intravedere di poter compiere il salto di qualità che in vasca lunga non arriva mai.

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