Beach Volley

Beach Volley: “Vicky nel paese delle meraviglie”. Orsi Toth pronta per il Grand Slam

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Vicky non è più l’“Alice nel paese delle meraviglie” del beach volley nostrano, o forse lo sarà ancora per un po’. Viktoria, alias “Vicky” Orsi Toth, dopo la seconda parte della scorsa stagione, vissuta un po’ a sorpresa a fianco di Marta Menegatti a cercare di inseguire sempre da molto vicino un podio nel World Tour, è pronta ad iniziare la prima vera stagione ai vertici del beach volley mondiale. Si è guardata attorno, ha usato quei due mesi incredibili da agosto a ottobre della passata stagione per capire cosa le stava accadendo e per prendere consapevolezza di essere all’altezza della situazione e oggi la compagna di Marta Menegatti, la più giovane della coppia numero uno dell’Italia della sabbia al femminile, è pronta a spiccare il volo, con la dovuta calma e tranquillità. Nessuna ipocrisia, nessuna pretattica. Vicky sa dove può arrivare e non ha nessun problema a dirlo pubblicamente. “L’obiettivo? Siamo da prime sette o otto coppie del mondo, vogliamo arrivare al più presto in quella posizione, magari passando per qualche podio nei tornei del World Tour, meglio se saranno Grand Slam. Non ho timore a dire che io e Marta valiamo questo livello. Abbiamo lavorato tantissimo questo inverno e speriamo di raccogliere i frutti di tanto allenamento. L’obiettivo ultimo è Rio 2016, prima qualificarsi e poi essere protagoniste in Brasile ma a questo penseremo dal prossimo anno, ora c’è una stagione tutta da giocare”.

Non è stato un inverno facile per le due azzurre. Il caso Cicolari ad aleggiare sopra la testa di tutta la Nazionale e a togliere quella tranquillità tipica di una nazionale di beach, poi il cambio alla guida tecnica con l’addio di Lissandro tutt’altro che indolore. “Lissandro è stato colui che mi ha instradato al beach, che mi ha convinto a mollare l’indoor per dedicarmi alla sabbia, mia ha insegnato moltissimo e anche con Marta c’è un rapporto particolare. Abbiamo vissuto tutto il suo travaglio e la decisione di lasciare la guida tecnica dell’Italia femminile con grande dispiacere ma io sono abituata a guardare avanti, sono grata a ‘Lis’ ma ora c’è Paulao e il suo staff e ci siamo affidate alla guida tecnica che per molti versi è simile. I cambiamenti riguardano il sistema e la visione di gioco, Paulao punta molto sulla velocità specialmente in attacco e io devo ammettere che è molto divertente per una giocatrice che fa dell’altezza un suo punto di forza attaccare palle più ‘stese’ e meno lente, come stiamo facendo ultimamente

Coppia ben assortita, quella con Orsi Toth e Menegatti, con Vicky che è considerata dalle rivali l’anello debole, quantomeno la giocatrice meno esperta. “Infatti tutte le battute avversarie sono indirizzate a me perché si vede che mi temono meno in attacco, arrivo a fine gara stravolta perché la fatica è doppia, ricezione e attacco e infatti il mio problema è proprio quello della gestione di un torneo, quando si disputano tre, a volte anche quattro partite al giorno, cercare di non andare in debito d’ossigeno come capitò lo scorso anno quando ci giocavamo le medaglie nel World Tour. In questo senso credo che la preparazione svolta quest’anno sia stata sufficiente a farci trovare pronte al momento giusto. Poi quando facciamo situazioni di gioco io e Marta abbiamo deciso di immaginarci dal’altra parte della rete le due tedesche Ludwig e Walkenhorst che lo scorso anno ci hanno battute tre volte in altrettante partite. Sono la nostra bestia nera ma vogliamo sfatare il tabù quest’anno, non vedo l’ora”.

Si sono viste foto di Marta e Vicky con la maschera dell’ossigeno, “Ci hanno fatto correre fin quando non eravamo stremate e poi via ai test con l’ossigeno, di cui tra l’altro dobbiamo ancora avere i risultati e i riscontri, quindi finora tanta fatica e pochi dati. Mi piace scherzarci su. Sto vivendo un sogno, farei qualsiasi cosa per essere protagonista ad alto livello e mi affiderò completamente allo staff tecnico della Nazionale”.

La partenza per la Cina dove si giocherà prima un Open a Fuzhou e poi il Grand Slam di Shanghai, primo della stagione, è dietro l’angolo (sabato) ma le aspettative per questa prima parte della stagione sono tutto sommato misurate. “Abbiamo sostenuto qualche test ma niente di particolarmente indicativo. Fisicamente stiamo bene ma non so quanto ci servirà per carburare e tornare ai livelli dello scorso anno. Noi ce la metteremo tutta, anche se non mi aspetto i fuochi d’artificio fin da subito. L’obiettivo stagionale? Il titolo Europeo, anche se abbiamo saputo da poco che l’appuntamento del Foro Italico è in forte dubbio. Speriamo che la finale resti comunque in Italia perché giocare davanti al nostro pubblico un torneo così importante sarebbe bellissimo”.

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