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Calcio, Prandelli a 360°: “Cassano motivato, ma aspettiamo Rossi”

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Sabato pasquale ricco di appuntamenti per Cesare Prandelli. Prima un’intervista ai microfoni di Gazzetta.it, poi l’intervento a Radio Deejay nel corso della trasmissione Deejay Football Club condotta da Ivan Zazzaroni e Fabio Caressa e infine Parma-Inter sugli spalti del Tardini.

La testa, ovviamente, è già rivolta al Mondiale in Brasile. A cui potrebbe partecipare anche Antonio Cassano, nonostante il rigore sbagliato contro i nerazzurri: “Cassano l’ho trovato sorridente, con la voglia di mettere in difficoltà le nostre scelte. Non ho parlato individualmente con nessuno, ho solo ricordato ai ragazzi che, fino alla fine del campionato, avranno tutti la possibilità di essere dei 23 che partiranno per il Brasile. A patto che non infrangano il codice etico, che sarà in vigore anche nell’ultimo mese. Chi sbaglia sta a casa, non convocherò giocatori squalificati per questi atteggiamenti, non mi serve il Giudice Sportivo per valutare certi comportamenti”.

Successivamente, spazio anche a tutti gli altri giocatori convocati per i test di inizio settimana scorsa. Giuseppe Rossi sta recuperando (“I tempi sono stretti ma l’amore che abbiamo nei suoi confronti è tanto”), gli oriundi potrebbero dare una mano importante (“Ognuno la può pensare come vuole ma credo che il problema sia l’alto tasso di stranieri nel nostro campionato. I ragazzi che ci sono possono aiutare a crescere. Thiago Motta in questo senso è un esempio. Con la sua personalità aiuta a far crescere tutto il gruppo) e Marco Verratti studia da vice Pirlo ma non solo (“Fermo restando che Verratti lo abbiamo seguito fin da prima degli Europei, credo che i giovani calciatori debbano adattarsi anche ad altri ruoli quando ci sono giocatori davanti a loro”).

Chiusura, infine, con le tattiche e gli obiettivi in vista del Brasile: “Ogni Nazionale ha il suo marchio di fabbrica. Ci saranno varie situazioni interessanti, con moduli contrapposti e questo ti permetterà di affrontare certe situazioni in determinati modi. L’esperienza della Confederations Cup ci è d’insegnamento. Abbiamo affrontato molte situazioni tattiche diverse e per questo servirà una grande condizione fisica. l passaggio del turno sarà un obiettivo, poi dovremo programmare tutto. Sognare comunque è sempre bello”.

 

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